Trento in archivio, testa già a Salò: il Pordenone torna in carreggiata

La vittoria al Briamasco ha scacciato i venti di crisi e rilanciato i neroverdi. Lunedì 27 i ramarri sfideranno la Feralpi, capolista del girone con la Pro Sesto

Alberto Bertolotto

Tre punti che pesano come un macigno. Il Pordenone è ripartito a Trento, vincendo la prima gara dopo tre pareggi e un ko nelle precedenti quattro uscite.

Il successo è stato fondamentale per uscire dalla crisi, è stato prezioso per non perdere contatto dal primo posto (distante sempre una lunghezza) ed è stato vitale per Domenico Di Carlo, mister dei ramarri, che in caso di ko sarebbe stato esonerato.

Acqua passata: tutti, al cospetto dell’ex Bruno Tedino, hanno risposto presente, tanto che ora si guarda con rinnovata fiducia al big-match di lunedì 27 febbraio.

Nel posticipo i neroverdi affrontano a Salò la Feralpi, capolista del girone A di Lega Pro assieme alla Pro Sesto. Una gara che potrà dire molto del destino che attende il Pordenone da qui a fine stagione.

REAZIONE

La voleva la società. A tutti i costi e a ragione. È stata accontentata. Il Pordenone a Trento ha nuovamente tirato fuori gli artigli. Non si è pianto addosso per le assenze – cinque calciatori out – e neppure per le condizioni del campo, inadatto per il contesto professionistico.

Ha interpretato molto bene la gara, colpendo in contropiede nel primo tempo e nella ripresa, approfittando così degli spazi lasciati dai gialloblù. Visto il periodo da cui era reduce il gruppo, visto che alcune certezze andavano sgretolandosi, il successo ottenuto al Briamasco e il modo in cui è stato ottenuto vale più di quel che sembra.

Se il Pordenone non si fosse rialzato, la corsa alla promozione avrebbe preso una bruttissima piega. Considerate le vittorie di Feralpisalò e Pro Sesto, la squadra sarebbe potuta scendere a quattro punti dalla vetta: una distanza non incolmabile, ma che nel prosieguo della stagione avrebbe ridotto ulteriormente il margine di errore.

CONTINUITA’

Ciò non toglie che, d’ora in avanti, la squadra di Domenico Di Carlo deve centrare un filotto di successi sia per salire in testa alla graduatoria, sia per lanciare un messaggio a sé stessi legato alle proprie qualità.

Da troppo tempo i ramarri, pur avendo la rosa più completa, non sono in grado di far vedere la propria superiorità nei confronti della concorrenza. Vincendo più partite consecutivamente si convincerebbero delle proprie forze e lancerebbero così la volata promozione, che passerà per forza nel nuovo stadio del Pordenone.

Da domenica 5 marzo – giorno in cui è in programma la sfida con la Pergolettese – Burrai e compagni saranno di scena a Fontanafredda, nella Destra Tagliamento. La spinta del proprio pubblico e della propria gente ricoprirà un ruolo determinante nella corsa alla serie B.

Un calore da sfruttare per vincere gli incontri che servono per ritornare tra i cadetti, da dove si è retrocessi lo scorso aprile.

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto