Tra Juventus e Napoli primo round in Coppa

Stasera semifinale d’andata, a inizio aprile campionato e ritorno
29.10.2016 - Torino - Serie A 2016/17 - 11a giornata - Juventus-Napoli nella foto: Andrea Barzagli e Kalidou Koulibaly
29.10.2016 - Torino - Serie A 2016/17 - 11a giornata - Juventus-Napoli nella foto: Andrea Barzagli e Kalidou Koulibaly

É di nuovo Juve-Napoli allo Stadium. Dopo il successo bianconero in campionato grazie alla rete dell’ex Higuain, questa sera va in atto l’andata della semifinale di Coppa Italia (diretta tv su Raiuno alle 20.45): sarà il primo incrocio tra le due grandi rivali di questi anni, a inizio aprime il bis in campionato e il ritorno di Coppa Italia.

Qui Juventus. «Conquistare la terza finale consecutiva contro un Napoli rabbioso dopo il ko con l’Atalanta». Massimiliano Allegri predica concentrazione e non vuole sentire parlare di triplete: «Parliamo di cose serie... cerchiamo di allungare il numero di partite stagionali, al momento mancano 12 partite di campionato, 2 di Coppa Italia sicure e una di Champions sicura, poi vediamo». Tanto più che alle spalle dei bianconeri, almeno in campionato, la Roma non rallenta: «É diventata una squadra seria, tosta», da tenere sotto controllo ma sempre dall’alto, visto che «siamo in testa e non dobbiamo sperare che le altre perdano per cercare di rimontare, semmai è il contrario». Testa bassa, un obiettivo alla volta – insiste Allegri – e proseguire nel percorso intrapreso, cominciando dalla Coppa Italia: «Il Napoli non ha perso quanto di buono fatto in questi mesi, quindi sarà una partita complicata». Per combattere la fatica, Allegri cambierà volto alla sua Juventus iniziando dalla porta, in cui Neto giocherà per la seconda volta consecutiva da titolare dopo i 90’ di sabato con l’Empoli. Dubbi per chi comporrà la linea difensiva, con Rugani a riposo e quattro centrali in corsa per una maglia: «Devo scegliere tra Bonucci, Chiellini, Barzagli e Benatia», mentre sulle fasce «torneranno Lichtsteiner ed Asamoah», concedendo un turno di riposo ai brasiliani Alves e Alex Sandro. Quasi certo il ritorno di Khedira, da valutare Marchisio, «che ha disputato una buona partita ma va gestito nel migliore dei modi», anche se l’impressione è che sarà Pjanic ad affiancare il tedesco, dopo che il bosniaco «si è riposato abbastanza». In avanti spazio ad Higuain contro il suo passato, sfida derubricata visto che «ormai ha rotto il ghiaccio, ha già giocato contro il Napoli».

Qui Napoli. Il fascino della sfida alla Juventus contro il realismo del doppio impegno contro Roma e Real Madrid, determinanti per il seguito della stagione azzurra. Ecco il bivio davanti a cui si trova Maurizio Sarri. Il tecnico toscano sa di dover dosare le energie nella fase decisiva della stagione e sembra pronto a cambiare pelle al suo Napoli in Coppa: per questo oggi potrebbe rinunciare al tridente dei piccoli, schierando un “nueve” vero, che potrebbe essere Pavoletti (più di Milik), e magari dando un turno di riposo a Lorenzo Insigne (più di Callejon, anche se lo spagnolo è lo stakanovista azzurro con 2.820 minuti in campo). A Torino, senza i tifosi azzurri lasciati fuori dall’osservatorio del Viminale che ha vietato la trasferta, Sarri si presenta con il problema a centrocampo per l’assenza di Allan, che è rimasto ieri a Napoli per proseguire la terapia dopo la distrazione all’adduttore: al suo posto il ballottaggio è tra Zielinski e Rog: il primo è il favorito, col secondo Sarri darebbe una soddisfazione al presidente azzurro De Laurentiis che ne aveva invocato un maggior utilizzo. In difesa, invece, è atteso il ritorno dall’inizio di Koulibaly, mentre sulla destra toccherà ancora a Maggio vista la squalifica in Coppa Italia di Hysaj, apparso anch’egli molto stanco nel match contro l’Atalanta. Sarri vuole un Napoli di lotta a Torino, che sappia tenere aperta la qualificazione da giocarsi poi al San Paolo. E a proposito di differenze di vedute tra il tecnico e il presidente, a Napoli è all’ordine del giorno il rimpianto per Manolo Gabbiadini: la doppietta al Manchester United non è servita a portare il Southampton a vincere la Coppa di Lega inglese, ma ha sottolineato l’esplosione in Inghilterra della punta su cui De Laurentiis puntava ma che con Sarri non a mai trovato davvero la sua chance.

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