Torviscosa, una triste fine: ripartirà dalla Seconda

Niente iscrizione in Serie D dopo l’impresa salvezza e due mesi da incubo. Canciani (Figc): «È una grande tristezza, del resto Midolini era da solo»

Marco Silvestri

Il Torviscosa ha ufficialmente presentato alla Lega Nazionale Dilettanti la sua formale rinuncia a partecipare al prossimo campionato di serie D al termine delle procedure di iscrizione che scadevano il 14 luglio.

La società friulana saluta a malincuore la quarta seria, dopo un solo anno, per le difficoltà societarie che si sono manifestate con le dimissioni del presidente del club Sandro Midolini avvenute all’indomani della gara di play-out con il Portogruaro che aveva decretato la salvezza della formazione biancazzurra.

Il passo indietro presuppone un nuovo obiettivo che è quello di cercare una ripartenza della squadra dai campionati dilettanti con una nuova proprietà e un progetto sportivo ed economico ridimensionato.

Tutto questo attraverso l’iscrizione al campionato di Seconda categoria e con il settore giovanile che negli ultimi anni ha dato numerose soddisfazioni.

Si spera che almeno questo piano di salvataggio possa andare in porto.

Il presidente della Figc regionale Ermes Canciani ha appreso con rammarico della rinuncia del Torviscosa a prendere parte alla serie D. «Sono profondamente dispiaciuto di questo epilogo, perché il presidente Midolini ha fatto un ottimo lavoro in questi anni.

Nell’ultima stagione a dicembre e gennaio la squadra sembrava già retrocessa, ma grazie al suo impegno, a quello della dirigenza, al tecnico e ai giocatori nel girone di ritorno è stato fatto un capolavoro con il raggiungimento della salvezza.

Midolini era un uomo solo al comando ed era difficile pensare che riuscisse a continuare senza l’aiuto di qualcuno, visti anche i suoi impegni di lavoro. Pensavo però che fosse più facile trovare nuovi collaboratori per garantire la permanenza nella categoria.

Questo non è avvenuto e dispiace molto per questa conclusione anche perché dopo tanti anni potevamo avere tre squadre regionali in serie D e questo sarebbe stato positivo per tutto il nostro movimento.

Ora mi auguro che una società con più di 80 anni di storia come il Torviscosa possa proseguire l’attività e mantenere la matricola continuando a giocare nei campionati dilettantistici».

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