Tennis, Roveredo vince anche senza campi

Il club colleziona successi a livello giovanile e senior. Ma lamenta la carenza di strutture adeguate
Foto Tennis Club Roveredo in Piano
Foto Tennis Club Roveredo in Piano

ROVEREDO IN PIANO. Un bilancio estremamente positivo quello di fine stagione per il tennis club Roveredo. Grandi soddisfazioni in particolare sono arrivate dal settore giovanile, tra i più titolati dell’intera regione. Delle 24 finali disputate in tornei individuali, ben 10 sono state vinte dai ragazzi allenati da Sebastiano Fiori. Ecco i nomi dei giovani titolati: l’under 16 Simone Crovatto, campione provinciale di 4ª categoria; Marco Santarossa, campione regionale under 14, vincitore della Junior cup e del torneo Rodeo di 4ª categoria a Portogruaro; Joshua Bavero e Chiara Mazzon, che si sono aggiudicati rispettivamente i tornei di Bibione e Brugnera nella categoria under 12; infine, tra gli atleti sotto i 10 anni si segnalano Alessio Tramontin, vincitore a Portogruaro e Trieste, Enrico Wood, che si è aggiudicato il torneo di Fiume Veneto, e Francesco Sain, primo a Pieve di Cadore.

Nel tennis a squadre sono invece 4 i team che, dopo aver vinto i propri gironi regionali, si sono qualificati per la fase finale di microarea: Simone Crovatto e Marco Santarossa (under 16); Samuele Barbera, Joshua Favero e Alberto Rizzo; Vittorio Cardillo, Lorenzo Del Ben e Cristiano Roman; Chiara Mazzon e Delpioluogo Alessia (tutti under 12).

Infine, il circolo roveredano si è aggiudicato per il terzo anno consecutivo il campionato under 8 disputato fra atleti appartenenti a vari club della regione. Risultati positivi anche dai senior, con la squadra composta da Bortoluzzi, Crovatto, Rizzetto, Santarossa e Panont che ha conquistato la promozione nel campionato di serie D1.

In mezzo a tanti successi, l’unico “neo” rimane la carenza di strutture adeguate dove allenarsi: nonostante le promesse e i progetti dell’amministrazione, infatti, a disposizione dei 60 tesserati del circolo c’è soltanto un campo, per giunta senza gli spogliatoi.

Miroslava Pasquali

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