Tara Dragaš incanta ai mondiali di ritmica: podio sfiorato nel nastro

La stella dell’Asu Udine finisce anche sesta alla palla nel debutto iridato. La star azzurra Raffaeli si prende un favoloso oro al cerchio

Alessia Pittoni
Tara Dragas ha incantato nella finale del nastro fotoferraro
Tara Dragas ha incantato nella finale del nastro fotoferraro

  

 Se per l’Italia sono arrivati due medaglie prestigiose dall’ultima giornata del Campionato del Mondo di ginnastica ritmica di Rio de Janeiro – l’oro al cerchio e il bronzo alla palla di Sofia Raffaeli – il quarto posto al nastro e il sesto alla palla ottenuti dalla friulana Tara Dragaš valgono quanto una medaglia.

L’atleta delle Fiamme Oro e dell’Asu Udine, allenata dalla mamma Spela Dragaš, alla sua prima esperienza mondiale, ha confermato di potersi sedere di diritto al tavolo con le migliori al mondo. Nella competizione iridata Tara ha svolto delle ottime qualifiche, conquistando la finale di specialità alla palla, con il terzo posto assoluto, e al nastro e classificandosi al nono posto della classifica generale su 100 partecipanti. Nella finale all-around fra le migliori diciotto ha ottenuto il tredicesimo posto, pagando forse l’inesperienza in eventi lunghi e mentalmente logoranti come questo, ma nella giornata conclusiva, dedicata alle finali di specialità, ha dimostrato un grande carattere svolgendo in maniera brillante i due esercizi a palla e nastro.

Alla palla ha ottenuto il sesto posto con 28.050 punti (se avesse ripetuto il 29.000 delle qualifiche avrebbe centrato il bronzo) mentre al nastro, penultima ginnasta in gara, ha dato il meglio con un esercizio coinvolgente ed esplosivo che ha fatto scatenare i tifosi brasiliani sulla musica “Cria da Ivete” della cantante brasiliana Ivete Sangalo e quelli italiani che l’hanno seguita in diretta su Raidue. La rete ha anche posticipato l’inizio del Tg per seguire la performance della farfalla bianconera. L’esercizio al nastro l’ha portata ai piedi del podio con 28.800 punti, un responso che non ha convinto pienamente l’allenatrice che ha presentato ricorso, respinto però dalla giuria. «Noi siamo contente – ha commentato a caldo coach Spela –: nell’esercizio alla palla non è stata precisissima mentre al nastro era carica e serena anche se forse poteva sperare in un punteggio un po’ più alto; a volte ci vuole anche un po’ di fortuna. Alla vigilia avrei messo la firma su un quarto posto, ma soprattutto sono contenta perché Tara ha salutato la competizione con due buone performance, lasciando una buona impressione. Ringrazio tutti coloro che ci hanno seguito dall’Italia con tanto affetto».

Sulla stessa lunghezza d’onda le dichiarazioni di Tara: «Sono molto soddisfatta perché, tra alti e bassi, ho ottenuto dei buoni risultati. Ho fatto tesoro degli errori commessi nella finale all-around e sono scesa in pedana con un’altra testa svolgendo due buoni esercizi. Questo sarà un passo importante nella mia carriera e un’esperienza che mi aiuterà molto per le gare future».

Grandissima soddisfazione anche per le finali disputate dell’altra azzurra, bronzo olimpico a Parigi Sofia Raffaeli che, con uno strepitoso 30.650, ha messo al collo l’oro nella finale al cerchio e, subito dopo, con 28.750 punti, ha conquistato il bronzo alla palla. «Sono molto contenta dell’oro al cerchio – ha detto – che mi riporta alle vittorie del 2022. Dedico questa vittoria alla mia famiglia, alla federazione, alla Ginnastica Fabriano, alle Fiamme Oro e a Lorenzo Bonicelli (il ginnasta rimasto gravemente infortunato alle Universiadi di fine luglio-ndr) che spero si riprenda molto presto». 

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