Tamberi salta nell’oro: dopo le Olimpiadi vince anche gli Europei

Gianmarco Tamberi continua a saltare nell’oro. Fallito l’appuntamento con la gloria ai Mondiali di Eugene, si riscatta a Monaco di Baviera, illuminando la serata e riprendendosi il titolo europeo del salto in alto con la misura di 2, 30. L’azzurro si è imposto con autorevolezza e, dopo avere firmato il successo, superando al primo tentativo la misura vincente, è andato a festeggiare con la futura moglie, mostrando a tutti il gesto dell’anello nuziale. In seguito ha fallito il 2, 32 e il 2, 33, ma solo per diletto, con la medaglia d’oro in tasca.
«È fantastico, la pioggia all’inizio ha complicato i miei piani, ma mi sono detto: è l’ultima vera gara dell’anno e quindi darò tutto. Alla fine sono felice, non è stata una annata facile. Poi tra due settimane sposo Chiara la donna della mia vita», ha detto “Gimbo”.
È la seconda medaglia d’oro per l’Italia alla rassegna di Monaco, dopo quella di Jacobs nei 100: è la stessa magica accoppiata di Tokyo, e la coincidenza suona di buon auspicio per la staffetta 4x100 che da stamattina vedrà di nuovo in pista il velocista azzurro olimpionico. Anche per lui e per gli altri staffettisti azzurri, ci sarà da fare comunque in conti con il maltempo che ieri ha bagnato la pista condizionando le prestazioni di chi doveva prendere rincorsa e staccare sulla pedana dell’alto.
E in queste condizioni è emersa la classe superiore di Tamberi, poi incontenibile nei suoi festeggiamenti post oro. La fresca e umida serata dell’Olympiastadion ha messo in mostra un Filippo Tortu in grande spolvero: l’azzurro si è qualificato per la finale dei 200 metri, vincendo la propria semifinale con il tempo di 20«29. Quello dell’azzurro è il terzo tempo di qualifica, su otto. » Domani i favoriti per il podio sogno gli inglesi. Dovrò disputare la mia miglior gara di sempre per una medaglia, ma posso fare meglio di questa sera». È il primo commento di Filippo Tortu –. Non è stata la gara che volevo. La partenza non è stata ottimale, ma sono sereno. Oggi venderò cara la pelle: sarà la gara più importante dell’anno, come al mattino lo sarà per i miei compagni in staffetta», ha concluso, confermando che non farà parte del quartetto della 4x100. La Fidal ha ufficializzato i nomi degli staffettisti. Jacobs, gemello d’oro di Tamberi, dopo avere avuto il via libera dallo staff medico federale, si è reso subito disponibile per domani mattina: l’Italia correrà in seconda batteria alle ore 10, 10 con Lorenzo Patta, Jacobs appunto, Matteo Melluzzo e Chituru Ali. La 4x100 donne sarà invece formata da Zaynab Dosso, Gloria Hooper, Anna Bongiorni e Alessia Pavese. Lorenzo Benati, Vladimir Aceti, Brayan Lopez e Pietro Pivotto fra gli uomini; Anna Polinari, Raphaela Lukudo, Virginia Troiani e Alice Mangione fra le donne, formeranno lde staffette 4x400. Tornando in pista, Dalia Kaddari si è qualificata per la finale dei 200, quarta in semifinale in 23”06, un tempo che le è valso il ripescaggio. Fausto Desalu, invece, non è riuscito a qualificarsi per la finale dei 200. La “sua” semifinale, prima gara di un programma ritardato dal forte temporale sull’Olympiastadion, è stata vinta dal britannico Hughes in 20»21; l’azzurro è giunto quarto in 20«48, che non gli ha consentito il ripescaggio. » Mi dispiace – le prime parole dell’olimpionico della staffetta – perché la finale era alla mia portata». Bravo Pietro Arese che, nella finale dei 1500, ha ottenuto il quarto posto, al termine di una gara disputata ottimamente. L’azzurro è stato preceduto dal norvegese Ingebrigtsen (oro, in 3’32”76), dal britannico Heyward (argento, in 3’34”44) e dallo spagnolo Garcia (bronzo, in 3’34”88). Per Arese un ottimo 3’35”00, quarto tempo italiano di sempre. Meno per Larissa Iapichino nel lungo: l’azzurra si è fermata al quinto posto, saltando 6, 62 metri.
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