L’Udinese ferma Solet, contratto allungato: il difensore potrebbe restare in Friuli
Il francese ha l’accordo per un prolungamento fino al 2028 con opzione di un altro anno. Se non arriverà un’offerta da 35-40 milioni l’Udinese lo tratterrà facendo la gioia di Runjaic

Prima l’anticipazione sui colloqui in corso per un nuovo contratto, poi la conferma che l’accordo sarà prolungato fino al 2028 con un’opzione fino al ’29, adesso la sensazione che è Oumar Solet la pedina che l’Udinese vuole tenersi stretta in vista della prossima stagione.
Proprio così: a meno di clamorosi colpi di scena il club bianconero non cederà in blocco, o meglio, durante questa sessione di mercato, i suoi “big 3”, ovvero Lorenzo Lucca e Jaka Bijol oltre al già citato centrale difensivo ex Salisburgo.
È questo il succo della trattativa tra il club bianconero, ancora saldamente nelle mani di Gino Pozzo – in attesa delle possibili novità dal fronte societario –, e l’entourage del giocatore, assistito dallo scorso aprile dallo Unique Sports Group, agenzia dal portofoglio davvero ampio, visto che rappresenta centinaia giocatori, a partire da quelli di prima fascia, come l’interista Calhanoglou, il gioiello del Newcastle Gordon e quello dell’Arsenal, il 18enne Nvwaneri, valutato già più di 50 milioni di sterline. Sì, sterline, perché il direttore esecutivo è un inglese, William Salthouse, e perché la sede principale è a Londra, o meglio: a Watford, a tre miglia di distanza dalla sede del club guidato a Gino Pozzo.
Dire che questo accordo può essere stato raggiunto durante un brunch è forse esagerato, forse è meglio pensare che l’Udinese ha subito individuato la pedina che può restare almeno un anno ancora qui, visto che il suo percorso il bianconero è appena cominciato, a differenza di quello che si può dire riguardo alle esperienze di Bijol e Lucca.
Lo sloveno ha già espresso la volontà di andarsene – salvo poi frenare in modo diplomatico – ed è finito nel mirino del Leeds, tornato in Premier League. Il punto è che gli inglesi stanno giocando al ribasso, visto che sono partiti da circa 15 milioni di euro per alzare il tiro fino a 18, che sono comunque pochi rispetto a 25 (magari con bonus), chiesti da Pozzo. Magari dovrebbero ricordare la trattativa estenuante per Rodrigo De Paul che poi non finì come volevano per pochi “spiccioli”.
Allora l’Udinese disse di no e successivamente trovò una sponda nell’Atletico Madrid, stavolta l’estimatore di Bijol i bianconeri potrebbero trovarlo in Italia a quelle cifre. Tanto che si è parlato insistentemente del Milan.
Lucca, invece, avrebbe un accordo di massima con il Napoli per raggiungere l’allenatore che reputa adeguato per la propria crescita, Antonio Conte, ma a differenza di quanto si dice sul Golfo, i rapporti tra le proprietà non sono stati sempre idilliaci negli ultimi anni, in particolare in occasione della trattativa – poi saltata – per la cessione di Nehuen Perez. Insomma, Gino Pozzo conta di incassare almeno 30 milioni (più bonus) dal Lucca e non si muoverà molto da lì, altrimenti è pronto a un tour della Premier con il suo centravanti.
E Solet? Piace in Italia, piace in Inghilterra ma, secondo la “direzione sportiva” bianconera ha un potenziale da 35/40 milioni, se non verrà raggiunto con un’offerta adeguata – che finora non è stata neppure sfiorata – resterà qui in Friuli. Tanto più che l’ingaggio del franco-congolese dovrebbe passare dall’attuale 1 milione e 300 mila euro di stipendio lordo, a quasi due. Con lui Kosta Runjaic sarebbe più tranquillo in quello che potrebbe diventare un semplice lavoro di ristrutturazione della difesa. Con Nicolò Bertola, il parametro zero in uscita dallo Spezia in dirittura d’arrivo al posto di Lautaro Giannetti, e con il veneziano Jay Idzes (il preferito) o l’altro spezzino Przemyslaw Wisniewski al posto di Bijol.
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