Sottil ha un piano: Pereyra dall’inizio, poi ecco Samardzic

Il "Tucu" potrebbe partire titolare tornando a fare la mezzala. n Il resto della formazione sarà lo stesso che ha perso a Torino

Stefano Martorano

Rilanciarsi con Pereyra. È questa l’ultima tentazione di Andrea Sottil, uscito con qualche certezza in più dalla seduta tattica in cui l’Udinese ha ripassato le “modalità d’uso” in vista del delicato lunch match di domani col Sassuolo, ospite al Friuli alle 12.30.

O CAPITANO!

Certezze che Sottil ha trovato prima di tutto nella persona Pereyra, uno di quei giocatori vecchio stampo che sai di poterci contare quando c’è bisogno.

Anche se appena dopo un infortunio costato tre settimane di assenza, anche se col minutaggio ridotto, Pereyra è infatti pronto a rimettersi al braccio la fascia da capitano per riprendersi in mano l’Udinese dopo tre settimane in cui è rimasto a guardare a causa di un problema muscolare rimediato proprio alla viglia della trasferta di Genova, l’unica delle ultime tredici partite vinte dalla Zebretta.

Il capitano quindi potrebbe cominciare anche dall’avvio e ieri lo ha ribadito a Sottil, con cui da tempo ha affrontato anche un altro tema importante qual è il suo ritorno al ruolo di mezz’ala.

È là infatti, che domani Sottil potrebbe piazzare il Tucu fin dall’inizio di una partita troppo importante per tutti, in cui esperienza e personalità possono valere ben più di un minutaggio ridotto.

Un azzardo? Forse, ma cominciare con Pereyra fin dall’avvio, e col Tucu pure diffidato, è un pensiero che si sta facendo strada e che sorregge anche una strategia che punta a riqualificare l’Udinese di cambi di spessore.

STAFFETTA

Con tutto il rispetto parlando, ma domenica scorsa a Torino la scarsa profondità di rosa attuale, al netto dell’assenza di Gerard Deulofeu, è stata evidenziata anche dall’approccio sbagliato di chi è subentrato.

Sandi Lovric, Enzo Ebosse e Festy Ebosele non solo non hanno inciso, ma hanno fatto percepire un’Udinese spuntata, senza armi in grado di cambiare l’inerzia e di rimediare all’ennesimo svantaggio cumulato in stagione.

Uno di quegli svantaggi da cui sono nati i famosi 17 punti colti in rimonta era arrivato anche all’andata a Reggio Emilia, quando Sottil la cambiò pescando dalla panchina Beto e Lazar Samardzic.

Domani Beto sarà in campo, mentre è proprio Samardzic che potrebbe riaccomodarsi in panchina, in attesa che il Tucu finisca le pile (l’argentino non gioca dal 15 gennaio), per poi subentrare e garantire qualità, facendo magari la differenza come spesso ha fatto da subentrante.

FORMAZIONE

Gira quindi attorno a questa tentazione chiamata Pereyra la formazione dell’Udinese che da giovedì sera è in ritiro anticipato all’Hotel Friuli, una squadra che sa perfettamente quanto questa partita possa essere cruciale non solo per proseguire o meno il ritiro fino alla successiva, che la porterà sabato prossimo a cospetto dell’Inter, al Meazza.

Per il resto, Sottil sembra avere già deciso di piazzare il solito trio difensivo composto da Becao, Bijol e Perez davanti a Silvestri, chiedendo ancora corsa e non solo agli esterni Ehizibue e Udogie, affidandosi all’ennesima e attesa prestazione di quel Walace che fin qui ne ha sbagliate giusto un paio, e riproponendo Arslan in mediana, col turco favorito su Lovric. Per l’attacco Thauvin non è ancora pronto per cominciare dall’inizio, quindi Success e Beto avranno l’ennesima titolarità e l’ennesima occasione da sfruttare, anche loro consapevoli che non si potrà fare “scena muta” come a Torino.

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