Snaidero: alle 18, ora X per la Legadue
Oggi scade l’iscrizione 2011-2012. Rimini ha già rinunciato, slitta ancora il trasferimento di Ferrara alla Fortitudo Bologna.

UDINE. Oggi, alle 18, è l’ora ics per la Legadue della Snaidero. Scade, infatti, il termine ultimo per l’iscrizione al campionato 2011 - 2012. Alla vigilia i pronostici, scontati e anche con lacrime di coccodrillo, sono per un’uscita di scena di Udine dal basket professionistico. L’iscrizione alla Legadue, dopo avere mantenuto vivo il diritto sportivo riaffiliando la Pallalcesto amatori Udine alla Fip grazie a tre soli soci, è possibile. Solo, però, se stamattina salterà fuori la fidejussione a garanzia della prossima stagione agonistica.
L’iscrizione, comunque, servirà soltanto a tenere in vita una possibile trattativa per la cessione dei diritti. Non alla Fortitudo 2011 Bologna, anche se è slittata a oggi la firma dal notaio per il trasferimento della Legadue di Ferrara al palaDozza. Se chiuderà, il rampante Giulio Romagnoli, capace di offrire 450 mila euro con la cordata di stampo calcistico per riportare la Effe nel basket professionistico, lo farà solo con il club estense. Per Udine, quindi, resterebbe in piedi solo l’aggancio con la Sebastiani Rieti del redivivo Michele Martinelli. Offerta remunerativa la metà rispetto a quella bolognese, tale da indurre a riflettere se è conveniente accettarla vista la situazione societaria della Pallalcesto. Che potrebbe anche iscriversi, salvo poi rinunciare al campionato, al massimo per non perdere il codice federale e fare solo attività giovanile per incassare i premi di valorizzazione Nas per i nuovi atleti svincolati.
Anche in questo caso, però, c’è da fare bene i conti tra i pro e i contro. Al 30 giugno, infatti, si chiude ogni anno l’esercizio della Pau e nel bilancio stanno per andare a gravare le perdite di gestione dell’ultimo trimestre, quello da marzo a giugno, il più pesante visto che verso fine marzo erano stati messi in mobilità rosa e staff. A fronte di una situazione patrimoniale che registra già una perdita ridotta a 278 mila 850 euro azzerando il capitale sociale di 365 mila e proponendo di ricapitalizzarlo per 822 mila 224, 400 dei quali sottoscritti dal solo cda e soprattutto non dal socio Udinese calcio.
Alla Pau, quindi, potrebbero seguire l’esempio di Rimini che, ieri pomeriggio, prima e finora unica ha annunciato che non s’iscriverà alla Legadue, aprendo la via al ripescaggio di Verona retrocessa da penultima. La società è stata posta in liquidazione e ciò ha precluso anche la vendita del titolo sportivo. «Si chiude così - dice una nota del Basket Rimini Crabs -, con grande rammarico di tutti quelli che hanno lottato e sperato fino all’ultimo, una Gloriosa Storia durata sessantaquattro anni, che hanno portato grande lustro alla città, oggi apparentemente indifferente». In una situazione, a detta di Martinelli, «più complicata rispetto a quella di Udine», dove - sempre parole sue - «con l’ingresso di Pozzo mi aspettavo fosse tutto risolto».
Quel che si domandano un po’ in tutt’Italia e spiace anche ai friulani che hanno creduto davvero al riassetto Pau e poi alla Polisportiva, le quali mostrano invece la corda e promettono con quest’ultima un’appendice. Si capisce, dunque, l’amarezza a Majano che aveva puntato sul modello Friuli fin dal primo grido d’allarme nel 2005.
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