Samardzic, il pressing dell’Udinese per mandarlo all’Inter
Scaduto il 14 agosto sera l’ultimatum dettato dal club nerazzurro: il padre del serbo diserta due appuntamenti per la firma perchè vuole le commissioni, Pozzo ha due giorni per convincerlo

UDINE. Adesso dovrà essere l’Udinese a spingere Lazar Samardzic tra le braccia dell’Inter a Milano, là dove lunedì 14 agosto la società nerazzurra ha atteso invano l’entourage del mancino serbo a cui sarebbe bastato presentarsi in uno dei due appuntamenti prestabiliti, e con la firma posta in calce da Lazar, per far scattare il contratto quinquennale da 1,8 milioni a stagione, e con esso anche la chiusura della trattativa da una trentina di milioni con l’Udinese.
Invece quella firma tanto attesa non è arrivata nonostante l’ultimatum dato ai Samardzic dall’Inter, che voleva arrivare a Ferragosto senza doverci pensare più, e soprattutto nonostante le pressioni che l’Udinese ha cominciato a esercitare su Mladen Samardzi, il padre-procuratore dimostratosi irremovibile nelle sue pretese legate alle famigerate commissioni, il nodo che di fatto ha congelato la trattativa.
È dunque a “papà Mladen” e solo a lui che bisogna guardare per trovare il vero ostacolo in questa clamorosa storia di calciomercato che ieri ha vissuto l’ennesimo colpo di scena, visto che l’entourage Samardzic non ha varcato la soglia della sede dell’Inter agli orari stabiliti: il primo appuntamento era fissato alle 14, ed è andato a vuoto così come il secondo entro le 22, la “deadline” fissata dall’Inter che adesso è davvero irritata con la famiglia serba, e non certo con l’Udinese a cui ha passato la palla per cercare di sbloccare la trattativa da cui, tuttavia, potrebbe essere slegato l’arrivo in Friuli di Giovanni Fabbian, particolarmente gradito dall’Udinese.
Perché se quella firma Lazar non l’ha ancora posta, è perché il padre si è impuntato nella diatriba sulle commissioni da dividersi con l’avvocata brasiliana Rafaela Pimenta, l’ex socia nella One di Mino Raiola, la potente agenzia ora tutta nelle sue mani a cui lo stesso entourage serbo aveva consegnato una procura “a tempo determinato” di tre mesi (datata 3 giugno), al fine di trovare una sistemazione degna al figlio.
Adesso che l’accordo con l’Inter è stato trovato, anche grazie agli ottimi rapporti tra la Pimenta e l’ad Beppe Marotta, papà Samardzic ha preteso il 50% delle commissioni che l’Inter avrebbe invece intenzione di fatturare, come richiesto, in toto alla Pimenta, laddove i Samardzic accampano un accordo per la spartizione a metà del malloppo.
A ballare ci sarebbe quindi una cifra tra i 200 e 300 mila euro, somma che l’entourage Samardzic, una volta compresa la volontà del club di non rompere con la Pimenta, ha pensato bene di chiedere all’Inter sotto forma di un aumento d’ingaggio al giocatore, trovando il ferreo “no” di Marotta, uno che l’anno scorso non ha ceduto alla richiesta di un preaccordo di tesseramento per Paulo Dybala, avanzato dall’agente dell'argentino Jorge Antun.
Insomma, tutto è rimasto a domenica sera e adesso, per sapere come finirà, bisognerà aspettare domani, o al massimo giovedì. Questa, infatti, è la proroga concessa ieri dall’Inter, soprattutto dopo l’intervento di un Gino Pozzo, a dir poco furente con i Samardzic.
L’Udinese, infatti, adesso si è impegnata a convincere il padre-procuratore con una serie di lunghi colloqui che sono proseguiti anche ieri fino a tarda serata. Il tutto, mentre Lazar se n’era già tornato a Udine domenica, e dove oggi si ripresenterà al Bruseschi per allenarsi, alle 17.
Da quanto è filtrato, il serbo non sarà messo fuori rosa dalla società, ma si allenerà a parte così come aveva fatto prima di partire per Milano, dove aveva svolto le visite mediche per conto dell’Inter, sicuro che sarebbe diventato nerazzurro entro pochi giorni.
L’Udinese infatti non lo “vede” più nel proprio centrocampo, tanto che proseguono le trattative per inserire altri elementi in mediana, non solo Fabbian. È il caso per esempio di Toma Basic, il croato della Lazio, richiesto in prestito con diritto di riscatto e sulle cui tracce ci sono anche i francesi del Nantes.
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