Rugby, i dieci anni dell’OverBugLine, la sfida vinta della famiglia Sironi: il nostro motto? Tutto è possibile

Il padre è responsabile tecnico, la madre presidente e i 4 figli sono attivi nella società. La loro base è a Goricizza di Codroipo dove militano cento atleti: «Puntiamo sull’inclusività»

Viviana Zamarian

Sono in sei in famiglia. Sei come i lati dell’esagono che ognuno si è tatuato. Una squadra dentro e fuori dal campo di rugby, i Sironi. Che dieci anni fa ha fatto nascere a Codroipo la passione per la palla ovale. Una sfida non da poco per l’OverBugLine.

Vinta insieme, genitori e quattro figli «cresciuti a pane e rugby, primo gioco che hanno conosciuto.

Tutti abbiamo fatto il corso per allenatori e quando siamo partiti sul campo di Goricizza, ognuno di noi allenava una categoria diversa». Il papà, Riccardo, romano doc, ex giocatore di serie A e ora responsabile tecnico della società, in Friuli dal 1984 quando entrò in servizio alla base di Rivolto («appena arrivato lessi sul Messaggero Veneto che c’era un raduno di rugbisti friulani all’Aquila Nera...» dice), sorride ancora ricordando il primo incontro con la moglie Susana Greggio, ora presidente della società.

«Quando le dissi che giocavo a rugby mi rispose: che gioco? E oggi è una istruttrice bravissima con i nostri atleti più piccoli». «Mi sono subito appassionata a questo sport. In Venezuela, dove sono nata, non è conosciuto» racconta, la mamma, Susana.

Nel 1995 nascono i gemelli Stefano – che milita nel Rugby Rovigo con cui l’anno scorso è diventato campione d’Italia e che è vicepresidente della società – e Andrea, segretario dell’OverBugLine, in prima linea nei tornei anche se ora è diventato allenatore di calcio a 5 a Manzano. Federico, classe 1999, è quello più attivo nella società dove spesso sostituisce il babbo negli allenamenti e Davide, 2002, ex allenatore e arbitro ora a Dublino. «Sono tutti molto legati alla società – racconta Riccardo – e sempre presenti.

Quando facciamo i tornei sono i primi a spinare birra e a tirare i cavi. Il rugby da noi è di casa. Ho due fratelli arbitri, mio papà è stato dirigente. E anche mia sorella si è sposata con un rugbista. A tavola non ci si annoia».

È cresciuta l’OverBugLine in questi dieci anni di storia al campo di Goricizza coinvolgendo ora 100 atleti. Diventando un punto di riferimento per tutta la Regione. Con corsi di minirugby dalle “prime mete” del 2020 all’under 14. E risultati eccellenti, se due ragazzi cresciuti in questa società sono approdati alla Benetton e alla Nazionale under 18.

«Siamo partiti dalle scuole – proseguono Riccardo e Susana – per far conoscere ai bambini il rugby. Abbiamo inventato il Tagrugby con l’uso delle bandierine per evitare il contatto. Ne è nato il progetto “Tagghiamo la scuola Fvg” che l’anno scorso si è concluso con un evento a Villa Manin a cui hanno partecipato oltre mille bambini e che quest’anno si replicherà il 24 aprile».

Dieci anni di emozioni, di divertimento, di amicizie, «dove un ruolo fondamentale lo svolgono i genitori». Tanta attenzione è rivolta al rugby femminile, a iniziative, da RugbyTots Friuli agli Special olympics games e a collaborazioni nel sociale. Con due sfide principali. Quella di trasmettere i valori del rugby.

Spirito di squadra, sostegno, coraggio e lealtà. E quella di essere inclusivi dando una mano a chi è in difficoltà. «La gioia più bella te la dà il ragazzo che non voleva giocare con i compagni. Che non rideva con nessuno, dicevano i prof.

Quel ragazzo che invece la prima volta in campo di mete ne ha fatte 4». Perchè tutto si può fare «questo è il nostro motto» concludono i Sironi. E, sopratutto, tutti lo possono fare.

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