Risposta a Thauvin: a Brema l’Udinese vince e convince
Col Werder i bianconeri si dimostrano più competitivi di quanto sosteneva il francese. Gol di Davis e del baby Palma, ma il problema resta: Brenner è stato il peggiore

La risposta a Florian Thauvin arriva dal Waserstadion di Brema, carico di ricordi bianconeri delle coppe che furono: l’Udinese non è quella squadra senza qualità che ha spinto il francese a chiedere la cessione al Lens – accordata in cambio di una decina di milioni –, altrimenti non sarebbe riuscita a battere il Werder, settimo nella scorsa Bundesliga, nell’ultimo test prima dell’esordio ufficiale in Coppa Italia.
Hanno segnato Davis, centravanti titolare dopo la partenza di Lucca, ceduto al Napoli, e il sorprendente Palma, 17enne che ha preso il posto di Bijol, finito in Premier al Leeds, anche se l’italo-tedesco non ha giocato in posizione centrale nella difesa guidata da Kristensen e completata da Solet che ha fatto – e strafatto, causando il rigore del 2-1 – in retroguardia, ma che dovrà dimostrare con una risposta a lungo termine l’attaccamento alla maglia e alla realtà friulana sbandierata sui social.
Se vuole davvero rimanere qui dovrà presto firmare il prolungamento del contratto fino al 2028 per permettere alla società di gestire in tandem il suo futuro, dopo un altro campionato. Altrimenti anche la difesa dovrà essere ripensata, nonostante il numero dei protagonisti in rosa abbia orientato Runjaic verso il 3-5-2, dopo tante prove con la linea “a 4”.
A chi s’immagina un’Udinese esemplare in terra tedesca, bisogna tuttavia dire che i problemi legati alla partenza dell’ammutinato Thauvin sono emersi anche ieri a Brema, tanto che nell’ora di gioco in cui è stato schierato il peggiore in campo è stato il brasiliano Brenner, letteralmente impalpabile, nella manovra e anche nel pressing alto.
Decisamente meglio è andato nel finale Bravo che comunque non dà ancora l’impressione di aver raggiunto la dimensione del titolarissimo. Insomma, considerando il passato da cristallo di Davis e la caratura dello spagnolo, è chiaro che l’udinese adesso dovrà lavorare in entrata per una punta, possibilmente con capacità di segnare qualche golletto e lavorare in fase di rifinitura.
Un Thauvin o un Deulofeu, mentre Bayo, utilizzato da centravanti nella ripresa, pare più che altro un riempitivo e quindi se arrivasse un altro Davis – capace di coprirgli le spalle – sarebbe meglio.
Ecco le risultanze del test contro il Werder, alle quali tuttavia bisogna aggiungere alcuni particolari. L’Udinese è stata nettamente superiore nel primo tempo, anche se Atta, schierato a centrocampo con Lovric e Karlstrom, non è stato illuminante.
Il vantaggio è arrivato al 28’, dopo un paio di pericoli corsi, su una ripartenza, con Davis abile nel dribblare l’avversario e a concludere in diagonale di destro. Raddoppio dopo neppure dieci minuti con Palma su un corner guadagnato e calciato da Lovric.
Nella ripresa il Werder dopo 8’ sfrutta il rigore causato da Solet con un “pestone” su Bittencourt. Realizza Schmid, ma la partita resta tutto sommato nelle mani dei bianconeri che al 28’ sfiorano il tris ancora con un tiro di Palma deviato dal portiere Zetterer sulla traversa e poi chiudono la pratica con una vittoria ruotando tutto gli undici titolari.
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