Raspino, dall’ultimo tiro nella gara migliore alla partita del grande ex

UDINE
Il destino a volte compie traiettorie bizzarre. Nella stagione 2017/18, l’ultimo tiro della Gsa fu tentato da Tommaso Raspino sulla sirena di gara4 della sfida play-off contro Casale, una tripla senza fortuna in coda alla sua miglior partita in bianconero, in un Carnera stracolmo. Domenica l’Apu Gsa torna a giocare una partita di campionato al palasport dei Rizzi, e troverà Raspino da avversario, con la divisa della Pompea Mantova.
Raspino, domenica torna a Udine dopo un’intensa stagione in bianconero. Sensazioni?
«Sicuramente le partite giocate da ex non sono come le altre. A Udine ritroverò tanti amici, è un posto dove mi sono trovato benissimo, con la squadra abbiamo giocato una bellissima stagione. Tornare al Carnera, anche se da avversario, sarà una bella emozione».
Cosa le manca in particolare del Fiuli?
«Le enoteche e tutti i posti dove andavamo a mangiare con i compagni. In Friuli ho trovato un ambiente gioviale e molti amici con cui ho legato, sarà piacevole tornarci».
Come vede la nuova Apu Gsa?
«Pedone e Micalich hanno costruito una squadra per vincere. Cavina è un coach esperto e conosce già l’ambiente udinese. Il roster ha talento, fisicità e profondità, senza dubbio la Gsa è una delle squadre da battere».
Della sua Pompea Mantova cosa ci racconta?
«Qui si respira un buon clima, l’ambiente è sereno. Abbiamo una squadra giovane, sappiamo di dover crescere ancora molto. Il gruppo è unito in campo e fuori, il coach è in sintonia con tutti e la società lascia lavorare in tranquillità».
Giochiamo al toto-promozioni. Le sue favorite per il salto di categoria?
«A Ovest vedo bene Tortona ed Eurobasket Roma. A Est ci sono le solite note, ovvero Fottitudo Bologna, De’ Longhi Treviso e Gsa Udine: queste tre si giocheranno la promozione diretta e quella tramite play-off».
Parliamo del match di domenica, che tipo di gara si aspetta?
«La Gsa avrà voglia di riscatto. Proveremo a restare attaccati nel punteggio per 40’ e nel finale provare a fare la sorpresa». —
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