Quella foto sbagliata allo stadio Friuli, Pulici: «Non è stato bello»

Parla l’ex attaccante del Torino, sui maxi-schermi dello Friuli nel minuto di raccoglimento. «Non ho smesso un attimo di rispondere al telefono per rassicurare gli amici»
Stefano Martorano
Le immagini tv del minuto di raccoglimento per Juliano con Pulici sul maxischermo dello stadio Friuli
Le immagini tv del minuto di raccoglimento per Juliano con Pulici sul maxischermo dello stadio Friuli

Torna alla ribalta Paolo Pulici in vista dei temi di campionato legati all’incrocio di sabato tra le sue ex Torino e Udinese (nella stagione 1982-’83 per 26 presenze e 5 gol), ma soprattutto ci torna anche per quello scambio di persona di cui “Puliciclone” è stato fatto oggetto domenica dall’Udinese, quando sui maxi-schermi dello Stadio Friuli - Bluenergy- Stadium è apparsa la sua fotografia al posto di quella del compianto Antonio Juliano, a cui è stato riservato il minuto di silenzio che ha preceduto Udinese-Sassuolo.

Pulici, la gaffe del Friuli ha fatto il giro del web...

«A me è arrivata attraverso un amico e da quando ho visto la mia foto non ho smesso un attimo di rispondere al telefono per rassicurare tutti gli amici».

Come commentare quanto accaduto?

«Non è stato bello, devo ammetterlo, e credo anche che qualcuno si dovrebbe vergognare di quanto ha fatto, ma allo stesso tempo è chiaro che sia stato un errore. Posso solo credere che avendo giocato a Udine qualcuno abbia preso la mia foto e l’abbia inavvertitamente scambiata.

Avranno sbagliato a schiacciare un tasto e sono comparso io. Alla fine posso dire che così mi hanno allungato la vita, in questi casi di dice che funzioni così».

L’Udinese di errori ne ha poi commessi anche in campo. Cosa pensa della Zebretta che lotta per non retrocedere?

«Innanzitutto dispiace trovarla in questa situazione, ma bisogna anche ammettere che in campo ci vanno i giocatori che non devono mai dimenticarsi l’umiltà e la semplicità».

Si riferisce agli errori in chiave difensiva di Ebosele e Kabasele?

«Ho visto i filmati: credo che a volte scegliere una giocata in sicurezza dipenda anche dall’umiltà, oltre che dalle capacità. Scegliere una giocata piuttosto di un’altra aiuta l’intera squadra, perché non si gioca per se stessi.

Detto questo, sono sempre più lontano dalla serie A perché quando vedo che si torna dal proprio portiere dopo un calcio d’angolo, allora giro canale».

Il “suo” Toro ha ripreso a fare risultati. Merito di Juric?

«Non lo so, ma so che è stato a cena con molti ex giocatori del Toro per chiedere e capire quali erano i loro segreti. Mi è piaciuta questa sua umiltà, anche perché un allenatore bravo deve correggere gli errori di fondo trovando il modo di esaltare il gioco».

Crede che il Toro abbia trovato in Duvan Zapata il moderno Puliciclone?

«Non esageriamo, anche se Zapata è un buon attaccante e fa quello che deve fare per completare il lavoro della squadra. Lo hanno preso dall’Atalanta dove aveva fatto bene, e credo che uno così vada servito adeguatamente».

Vale anche per Lorenzo Lucca, che a Udine sta emergendo?

«Vale per tutti i centravanti in grado di capitalizzare pochi palloni a partita. E proprio perché non hanno molte occasioni non si può vedere il pallone tornare indietro al portiere o alla difesa per il giro palla».

Un pronostico per Torino-Udinese?

«C’è poco da prevedere, onestamente non so cosa dire quando si affrontano due squadre in cui ho giocato. Il pareggio serve poco a entrambe: mi auguro che alla fine arrivino ai loro obiettivi».

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