Il presidente Pedone mette sull’attenti l’Apu: «Testa bassa e pedalare»
«È il nostro mantra dal primo giorno e non lo cambieremo
Chi arriva qui deve vedere l’Apu come trampolino di lancio per u club di Eurolega»

«Testa bassa e pedalare. Questo è stato il nostro mantra dal primo momento». Il pianeta serie A è tutto da scoprire, ma il presidente dell’Apu, Alessandro Pedone, sa bene che la prima stagione nella massima serie non sarà delle più semplici. Rispetto alla serie A2, di cui si conoscono tutti gli angoli dopo nove anni di “purgatorio”, è tutta un’altra storia.
Nel corso della conferenza stampa organizzata mercoledì 27 agosto all’Hotel Hammerack di Malborghetto, a margine del ritiro pre-campionato della squadra, il massimo dirigente bianconero ha sfoderato una dose di sano realismo, mixata all’entusiasmo che ogni neopromossa porta con sé. «Ho visto un allenamento della squadra – ha affermato Pedone – perché mi piace molto studiare. I miei, ma anche gli altri, infatti mi tengo informato sulle nostre avversarie. È bello confrontarsi con cose nuove, del resto a Udine la serie A mancava da oltre quindici anni».
Esaurite le premesse, si è parlato del roster e di com’è stato allestito in sede di mercato. «Voglio chiarire che ogni giocatore è esattamente quello che volevamo. Abbiamo sfruttato al massimo il fatto di aver centrato la promozione a metà aprile per completare la rosa prima di tutti. Eccezion fatta per Mekowulu, ma è stata una causa di forza maggiore visto che Juiston si è fatto male. Tutti gli uomini sono stati scelti dal g.m. Gracis e da coach Vertemati e avvallati da me. È stato fatto un lavoro importante di scouting, perché quello di serie A è un mercato molto vasto, a differenza di quello della serie A2. Ora che gli ingredienti sono sulla tavola, tocca al cuoco, cioè all’allenatore, preparare una pietanza gustosa ed equilibrata insieme al suo staff».
Gli ingredienti, cioè i giocatori, sono stati scelti con una filosofia ben precisa. «Abbiamo selezionato atleti con determinate caratteristiche tecniche e morali: volevamo ragazzi con grinta e voglia di lanciare o rilanciare la propria carriera. Non volevamo ex Nba che in passato hanno ottenuto ingaggi ben più cospicui di quelli che possiamo offrire, un tipo di giocatori che poi si presentano in campo in pantofole. Abbiamo detto “no” a gestioni dello spogliatoio complicate».
Chi ha dei dubbi su questa Apu, addetti ai lavori, appassionati o bookmakers che siano, dovrà ricredersi. Non ci sono superstar in rosa, la bussola per orientarsi nella corsa salvezza sarà il gioco: «Le squadre di Vertemati sono collettivi, non ci sono primi violini. Ci saranno delle gerarchie, ben sapendo che abbiamo preso gente che veda in Udine un trampolino di lancio ideale per andare in club di Eurolega». Immancabile un accenno al palasport Carnera: «Abbiamo dovuto stoppare la campagna abbonamenti a quota 3000, ma con un palazzo da 6000 posti saremmo arrivati a 5000 tessere».
Entro due o tre settimane Pedone conta di depositare il progetto per il restyling dell’impianto.
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