Pordenone, serve un salvatore per sperare nella serie D

Il commissario Vidal: «La cifra per l’iscrizione deve arrivare non dal patrimonio della società, ma da finanza esterna»

Bruno Oliveti
Mauro Lovisa confida di poter ripartire dalla serie D
Mauro Lovisa confida di poter ripartire dalla serie D

Mauro Lovisa in cuor suo spera ancora di poter ripartire dalla serie D e a sostenerlo, dimostrando di crederci davvero, è pure il nuovo socio, l’imprenditore Siciliano Marco La Rosa.

Affinché ciò avvenga, tuttavia, il Pordenone calcio ha bisogno di un magnate, una figura cioè che si presenti con la cifra necessaria a pagare il contributo straordinario a fondo perduto richiesto in caso di ammissione in sovrannumero, ovvero 300 mila euro, che diventerebbero 100 mila in caso di Eccellenza.

Un magnate, nel senso di una figura che rappresenti una finanza esterna. Il pagamento, in sostanza, non può arrivare da patrimonio della società, situazione che dovrebbe sottostare alla più che improbabile autorizzazione del giudice delegato del tribunale e dal commissario giudiziale incaricato a vigilare sui movimenti del club in atto per mettere a punto il piano di salvataggio da presentare all’udienza fissata il 21 agosto prossimo.

Ogni bene in capo alla srl neroverde, infatti, soggiace alla situazione debitoria e quindi alla soddisfazione dei creditori nel loro ordine: in primis i privilegiati, a seguire gli altri.

A spiegarlo è lo stesso commissario giudiziale, il commercialista veneziano Gianluca Vidal, al lavoro da un paio di settimane per la causa neroverde.

«Se ci sarà da pagare quel tipo di contributo per l’iscrizione – rimarca il professionista – a versare la cifra dovrà essere una persona terza rispetto alla società.

L’iscrizione a un campionato rappresenterebbe una situazione positiva nei confronti dei creditori in chiave di continuità aziendale».

Persona terza che, in questo caso, potrebbe essere anche lo stesso La Rosa, sia pure entrato in società con una (per ora) piccola percentuale delle quote.

Lo conferma lo stesso Vidal, dato che l’imprenditore siciliano nulla ha a che fare con la gestione finita sotto la lente d’ingrandimento della Procura.

«È ancora presto – rimarca il commissario – per capire come si stia evolvendo la situazione. Per ora, assieme ai colleghi che seguono il Pordenone calcio, ci stiamo occupando di adempimenti burocratici. Di numeri non si è ancora parlato».

Termine stabilito – sempre in riferimento all’Interregionale – 14 luglio: è più che mai evidente quanto il tempo stringa. Ma il presidente Lovisa non vuole saperne di mollare l’osso e non si scoraggia.

Neanche ora che, con la chiusura della stagione 2022-’23, è arrivato il “libera tutti” per i tesserati. E che al centro sportivo De Marchi regna un silenzio quasi surreale.

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