Pordenone, scatta l’operazione San Siro

Serie C: turno di sosta in campionato, sette giorni per preparare la partita della vita di Coppa Italia contro l'Inter. Pronti a muoversi 30 pullman e 2 mila persone

PORDENONE. La testa, ora, è proiettata definitivamente all’Inter. Esaurito l’impegno con la Sambenedettese e goduti i due giorni di riposo, il Pordenone si ritrova al De Marchi per preparare la sfida dei sogni, la partita della vita, quella valida per gli ottavi di finale di Tim Cup del 12 dicembre allo stadio Meazza di San Siro (il via alle 21).

Mentre l’entusiasmo in città e non solo è alle stelle – le corriere prenotate sono addrittura una trentina, per circa 2 mila tifosi pronti a muoversi dalle rive del Noncello verso la attesi per ora alla “Scala del calcio” – la squadra di Colucci inizia a lavorare per cercare di impensierire la corazzata di Luciano Spalletti, neocapolista con merito in serie A.

Il programma. La settimana più bella della storia del club inizia in maniera blanda. I giocatori arrivano da 48 ore di riposo e il primo obiettivo dello staff tecnico è fare un bel check-up, curare gli acciacchi di ragazzi che arrivano da tre gare disputate nel giro di otto giorni con in mezzo una trasferta-impresa a Cagliari e la successiva “sbornia sportiva” e riattivare il motore di ognuno.

Da mercoledì 6 dicembre la musica cambia: doppio allenamento (10-14.30) con alla mattina lavoro di forza in palestra e al pomeriggio di intensità anche grazie all’uso della palla.

Giovedì e venerdì pomeriggio (14.30) si curerà la parte atletica e si inizierà a lavorare su alcuni concetti tecnico-tattici sul campo, in particolare dopo aver visto i primi filmati dell’avversario nella mattina di venerdì (10.30).

Sabato è previsto il riposo mentre domenica e lunedì mattina si lavorerà esclusivamente sulla parte tattica. L’ultima seduta sarà a porte chiuse e sarà seguita dalla partenza per Milano, dove la società alloggerà in un hotel in zona San Siro, non troppo lontano dallo stadio per non rischiare di rimanere imbottigliati nel traffico.

L’attesa. Società e staff vogliono tenere alta la tensione, non pensano di andare a fare una gita al Meazza. Una splendida giornata spensierata sarà invece per i tifosi, che si stanno organizzando per l’esodo del secolo. A ieri sono circa una trentina la corriere che partiranno per Milano nel primo pomeriggio della giornata di martedì.

Tra mezzi propri e pullman la previsione ora parla di circa 2000 tifosi, senza contare i pordenonesi che vivono in Lombardia per motivi di lavoro. La cifra può anche aumentare, considerato che alcuni stanno ancora organizzando il viaggio, con mezzi propri, pulmini o altre corriere.

La maggior parte dei cuori neroverdi occuperà il secondo anello blu (dietro la porta alla destra della tribuna vip), quello a loro riservato anche su spinta della Questura. Sono comunque tanti quelli che si sistemeranno in altri settori dello stadio, in particolare nel primo anello, visti i prezzi popolari e la possibilità di assistere alla gara da un posto privilegiato.

Anche se, va detto, a San Siro si vede benissimo pure dal secondo anello. Al momento si stimano più di mille tifosi nello spicchio riservato ai ramarri, con il bar Libertà ieri preso d’assalto per l’acquisto del ticket e code di oltre un’ora. La febbre neroverde continua a salire ora dopo ora.

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