Pordenone, la Feralpi mette paura
Impenetrabile e ricca di giocatori di alto livello, la capolista sarà un ostacolo duro nel posticipo di lunedì

Sebbene non l’abbia sfruttata del tutto, la prima parte del girone di ritorno era piuttosto agevole per il Pordenone. Da lunedì 27 in poi si inizia a fare sul serio. Lo scontro diretto con la Feralpisalò è il primo cui è attesa la squadra di Domenico Di Carlo prima della fine del campionato.
I bresciani guidano la classifica del girone A di Lega Pro con un punto di vantaggio sui ramarri. Sono una capolista “attesa”, se si tiene conto delle loro ambizioni di vertice e il fatto che la Pro Sesto – con cui i gardesani condividono il primato – è un’autentica sorpresa a questo livello.
Per vincere al Turina il Pordenone è chiamato a una prestazione di alto spessore, decisamente superiore rispetto a quella offerta sabato scorso a Trento. La Feralpi non solo è reduce da quattro risultati utili di fila, di cui due vittorie, ma vanta anche la miglior difesa del campionato con soli 15 gol subiti.
È diventata, di fatto, quello che era la formazione friulana nella prima parte del girone d’andata, cioè solida e impenetrabile. Se si esclude la giornata no vissuta con la Virtus Verona, in cui ha perso per 2-0 in casa, la squadra di Stefano Vecchi ha subìto soltanto due reti nel girone di ritorno.
Ha collezionato in tutto sei “clean sheet” in nove uscite, chiudendo la porta a collettivi di buon livello come Padova e Pro Vercelli. Complessivamente invece sono state 18 le gare sulle 28 giocate concluse senza aver permesso agli avversari di segnare.
L’ha notato anche il Pordenone, che nella sfida della manche d’andata ha sbattuto contro Semuel Pizzignacco, portiere monfalconese della Feralpi. I ramarri allora non hanno vinto soprattutto perché hanno trovato un estremo difensore capace di parare di tutto e di più.
La prestazione, però, dal punto di vista offensivo l’avevano offerta e la devono per forza ripetere. Perché la Feralpi ha le sue frecce da scoccare quando ha poi la palla tra i piedi.
Se in attacco sarà assente l’ex Karlo Butic, infortunato, nello stesso reparto mister Vecchi potrà tuttavia contare su calciatori di altissimo livello per la categoria come Simone Guerra e Luca Siligardi. Il primo, classe 1989, compresa la post-season, vanta 110 gol in serie C.
E con Di Carlo ha conquistato la promozione in B col Vicenza nel 2020. Il secondo, classe 1988, ha nel suo curriculum 273 partite tra serie A e B e 45 reti realizzate. Proprio Siligardi ha deciso con una doppietta il match dello scorso turno col Sangiuliano (terminato 2-1).
Il Pordenone dovrà prestare grande attenzione nella fase difensiva e cinismo non appena avrà il pallone. Uno “schema” da ripetere in ogni gara, questa volta in particolare.
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