Pereyra a gennaio non si muove da Udine
Ha il contratto che scade a giugno e la Fiorentina si era informata per averlo subito. Il legame è forte: l’argentino parlerà con Pozzo prima svincolarsi a parametro zero

I nodi in casa Udinese sono essenzialmente due e riguardano i contratti di altrettanti big.
Quello di Rodrigo Becao che ha scadenza nel 2024, troppo ravvicinata per metterlo sul mercato in una posizione di forza.
Quello di Roberto Pereyra che il prossimo 30 giugno potrebbe salutare il club bianconero a parametro zero, tanto che in assenza di novità già da febbraio, una volta chiusa la finestra del mercato invernale, il “Tucu” potrebbe mettere nero su bianco con un’altra squadra, pur continuando a giocare agli ordini di Andrea Sottil.
Ebbene, gli ultimi spifferi riguardano proprio il jolly argentino che di mestiere fa la mezzala, ma che all’inizio della stagione è stato impiegato – con profitto – sulla fascia destra, dove il vuoto causato dalla cessione all’Atletico Madrid di Nahuel Molina, non è stato riempito a dovere dall’acerbo Festy Ebosele e, successivamente, da Kingsley Ehizibue, nonostante l’esperienza non manchi al 28enne ex del Colonia. Pereyra non lascerà il Friuli a gennaio, nonostante più di qualche club stia pensando a lui per far quadrare i conti.
Uno su tutti la Fiorentina dell’ex ds bianconero Daniele Pradé: l’ipotesi sulla quale hanno ragionato i dirigenti viola è semplice e ruota attorno a un mini indennizzo da corrispondere all’Udinese per gli ultimi sei mesi di contratto del “Tucu”, una cifra attorno al milione, come un prestito secco, laddove invece al giocatore verrebbe sottoposto un contratto di un paio di stagioni per chiudere lì la propria esperienza italiana cominciata proprio nell’Udinese nel 2011, prima di passare alla Juventus e quindi al Watford, in Premier League, per ritornare quindi al “campo base”.
A livello di gradimento, un contratto in scadenza nel 2024, massimo 2025, non dispiacerebbe al “Tucu” prima di tornare in patria al River Plate, altrimenti non si spiegherebbe la procura messa nelle mani di Federico Pastorello, uno degli agenti italiani al top nel panorama internazionale, come conferma il premio che gli è stato conferito ai Globe Soccer Awards.
L’idea dell’argentino che il prossimo 7 gennaio compirà 32 anni è quella di sondare il terreno nel caso ci fosse l’opportunità di chiudere l’esperienza europea con un club impegnato nelle coppe in grado di proporre un contratto sostanzioso, ma Pereyra – stando alle voci di corridoio – ne parlerà prima con i Pozzo, in primis con Gino Pozzo.
Anche perché qui all’Udinese il numero 37 non guadagna poco, ha un contratto che è figlio di quello ereditato dall’esperienza in Inghilterra, quando era un giocatore del Watford. Uno stipendio che pesa non poco sulle casse bianconere come quelli di Gerard Deulofeu e Adam Masina, tanto per fare un esempio su altri deu ex Watford ora in rosa a Udine.
Un particolare da tenere in considerazione quando si parla di trasferire un giocatore dall’Inghilterra in Italia, come si sta ipotizzando in queste ore e come abbiamo riferito nei giorni scorsi riguardo al futuro di Ismaila Sarr, il 24enne senegalese che non vuole giocare col Watford in possesso di un contratto con lui fino al 2024. Pozzo chiede 40 milioni di euro all’Everton che vorrebbe riportarlo al “piano di sopra” in Premier. Alchimie di mercato.
Nel caso la situazione non si sbloccasse, il Watford potrebbe prestarlo all’Udinese, proprio per questo il tesseramento del brasiliano Matheus Martins, dicono oltremanica, pare congelato fino a febbraio: è stato comprato dall’Udinese per essere girato al Watford, a patto che ai bianconeri non debba servire l’ultimo posto disponibile per un giocatore extracomunitario durante la finestra di mercato all’orizzonte. Dal cui balcone Pozzo ha tolto Pereyra.
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