Pellegrini superstar, oro mondiale bis

SHANGHAI
Una partenza stellare. Cambiata, cresciuta, dimagrita, forse anche sfidanzata. Ma sempre d’oro, perché è così, perché come lei non c’è nessun altro, perché è il campione che per una volta il mondo ci invidia e dopo due anni dai mondiali di casa Federica Pellegrini è di nuovo la prima, la numero uno: l’appuntamento iridato è cominciato con le inedite cuffie Phelps style e Lady Gaga sparata nelle orecchie («Una introversa come me...»), i soliti tre colpetti battuti sul petto, è proseguito con 400 metri di uno stile purissimo, e finito, prima di salire sul gradino più alto del podio, con un cuore disegnato con le mani, a metà tra acqua e aria, che subito aveva fatto pensare a una dedica molto speciale.
Federica ha rotto il ghiaccio alla sua maniera, con un tempo quasi da brividi nell’era tornata senza i costumoni (4’01’’97) e rifilando più di tre secondi alla britannica olimpionica della distanza, Rebecca Adlington, argento senza aver mai concorso per l’oro. Come la francese Camille Muffet, bronzo, tutte e due inchinate a sua maestà Federica.
La prima medaglia d’oro dei XIV Mondiali di nuoto l’ha conquistata il coreano Tae Hwuan Park, che ha vinto la finale dei 400 sl. Il campione olimpico ha chiuso in 3’42’’04, con quasi un secondo di vantaggio sul cinese Sun Yang (3’43’’24) e più di due sul tedesco primatista del mondo Paul Biedermann (3’44’’24).
Fabio Scozzoli si è qualificato per la finale dei 100 rana, in programma stasera, con il nuovo record italiano di 59’’83. L’azzurro entra così nella gara per le medaglie con il terzo tempo complessivo, dietro al norvegese Alexander Dale Oen (59’’37) e al giapponese Kosuke Kitajima (59’’77).
La staffetta 4x100 stile libero maschile si è classificata quarta in finale con 3’12’’89. I quattro frazionisti sono stati gli stessi delle batterie: Luca Dotto 48’’56, Marco Orsi 1’37’’07, Michele Santucci 2’25’’08 e Filippo Magnini. Terzi gli Stati Uniti di Phelps, Weber-Gale, Lezak e Adrian con 3’11’’96, seconda la Francia di Bernard, Stravius, Meynard Gilot con 3’11’’14 e prima l’Australia di Mgnussen, Targett, Abood e Sullivan con 3’11’’00.
La 4x100 sl femminile, invece, è andata all’Olanda: Dekker, Kromowidjojo, Veldhuis e Heemskerk si sono imposte con il tempo di 3’33’’96, battendo Stati Uniti (3’34’’47) e Germania (3’36’’05).
Dunque l’Italnuoto della vasca comincia con i botti ed è protagonista dello show cinese. La stessa Pellegrini è rimasta sorpresa dagli effetti speciali preparati nello stadio indoor del nuoto per le finalissime della vasca – atleti fatti entrare a suon di musica e luci da show –: «È stato tutto di corsa, facevano entrare non in ordine e mi sono tolta calzini e tuta senza nemmeno pensare. Forse meglio così», dice. Non è mai apparsa intimorita. Del resto nelle batterie del mattino aveva già nuotato da leader. E aggiunge: «Sono felice, non so nemmeno cosa dire. È successo tutto così in fretta da quando siamo qui a Shanghai...».
Oggi (batterie dalle 3 alle 5.30 ora italiana) nei 100 dorso ci sarà Elena Gemo: quindi 200 sl con Marco Belotti, 100 rana donne con Chiara Boggiatto, 100 dorso con Mirco Di Tora, 1.500 sl con Martina Rita Caramignoli. Nel pomeriggio (dalle 12 italiane) semifinali e finali con Scozzoli.
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