Orsi: «La Lazio è in forma ma l’Udinese non ha punti deboli»

L’ex biancoceleste svela i segreti della squadra di Baroni: «È in forma, ma in difesa qualcosa concede». I friulani non partiranno battuti

Stefano Martorano
Runjaic con la Lazio va a caccia di un altro risultato positivo, Nando Orsi, a destra, lavora per SkySport
Runjaic con la Lazio va a caccia di un altro risultato positivo, Nando Orsi, a destra, lavora per SkySport

«La Lazio è in piena forma, ma qualcosa concede nella fase difensiva e sui corner in particolare, mentre l’Udinese di adesso non ha punti deboli in nessuna zona del campo».

È l’occhio clinico di Nando Orsi, che da ex biancoceleste segue sempre l’Aquila biancoceleste a prescindere, anche quando non la commenta per SkySport, a individuare le possibili crepe in cui potrebbe infilarsi l’Udinese. Possibili sì, ma a patto che i bianconeri si ripetano sui livelli di rendimento dell’ultimo mese.

Orsi, che Lazio troverà l’Udinese lunedì sera all’Olimpico?

«Una squadra con una verve fisica importante, ma che allo stesso tempo non deve abbassare mai il ritmo, sennò può subire oltre modo l’avversario anche nelle partite che domina, come si è visto a Milano dove la Lazio non ha avuto il cinismo di chiudere la partita, vincendola solo all'ultimo episodio».

La classifica vede la Lazio al quinto posto, a due soli punti dalla zona Champions. È un obiettivo fattibile?

«È la posizione ideale per provarci, anche se la dimensione non è ancora quella della grande squadra. Diciamo che oggi la Lazio sta facendo il Bologna dello scorso anno. Il bello del campionato, tuttavia, è di essere aperto e di concedere a tutti delle opportunità là davanti».

Anche all’Udinese per la Conference?

«È difficile obiettivamente, ma quest’anno l’Udinese ha dimostrato di avere un progetto a cui potrà dare seguito con un tecnico straniero che ha subito messo in chiaro il suo credo calcistico. Per tornare in Europa si comincia proprio così, con un percorso netto e utile che aiuti a indicare le modifiche da apportare per uscire dal limbo della mezza classifica».

Vedendola all’opera qual è il giudizio sulla Zebretta?

«L’Udinese ti viene addosso con la sua forza atletica, come si è visto molto bene a Napoli. Non è una squadra che ruba l’occhio, ma ha caratteristiche precise ed è completa. Adesso non ha punti deboli, è da sei in pagella in tutti i reparti, e con Thauvin e Lucca sa colpire».

Da ex portiere come giudica il ritorno di Padelli?

«Mi è piaciuto, ha dimostrato personalità. Daniele è un portiere affidabile e con l’esperienza non deve essergli stato difficile ritrovare subito le giuste misure in campo».

A Roma potrebbe rientrare Okoye. Lei come vede il ballottaggio?

«Se Okoye è in grado di giocare è giusto che riprenda lui perché è lui il titolare. E questo senza nulla togliere a Padelli. Ne faccio solo una questione di gerarchia in base alla disponibilità».

Tornando alla Lazio, quali sono i punti di forza della squadra di Baroni?

«Il gioco con cui si sta meritando la posizione in classifica. Magari sarà anche inferiore all’Udinese dal punto di vista fisico, ma ha delle giocate importanti con i centrocampisti dalle caratteristiche complementari che sanno rubare palla e ripartire velocemente. E Tavares in fascia è una furia agonistica».

I punti deboli, invece?

L’assenza di Castellanos, che sa far girare bene l’attacco. Forse la fase difensiva ha qualche problema, sui corner la Lazio prende gol. A volte la squadra di Baroni non riesce a fare la partita, ma se prende campo poi è dura tenerla a bada. Credo che ci sarà una fase di studio, anche perché le due squadre sono molto diverse tra loro, e che saranno gli episodi a decidere il risultato».

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