Oro azzurro, l’Italbasket U20 campione d’Europa: il miglior giocatore del torneo è il cividalese Ferrari

Titolo continentale per gli azzurrini con protagonista assoluto il 19enne della Gesteco, nominato anche Mvp della finale vinta contro la Lituania. Decisivo anche l’altro gialloblù Marangon

Gabriele Foschiatti
Francesco Ferrari è stato nominato Mvp della competizione
Francesco Ferrari è stato nominato Mvp della competizione

È storia: l’Italbasket under 20 è campione d’Europa per la seconda volta. Alla Nea Alikarnassos arena di Heraklion (Creta) gli Azzurrini hanno mandato ko la Lituania per 83-66 conquistando una medaglia d’oro che mancava dal 2013. Un’Italia a trazione friulana: miglior giocatore del torneo (e della finale, dove ha realizzato 26 punti) è stato infatti eletto il 19enne Francesco Ferrari, “golden boy” della Gesteco Cividale.

Alla Francia, invece, la finalina di consolazione contro la Serbia (73-62) e il terzo posto.

Gli occhi però sono tutti per il traguardo del ct Alessandro Rossi e dei suoi ragazzi, fatto di applicazione difensiva, gioco di squadra e faccia tosta, sbocciato nell’incredibile rimonta dal –19 ai quarti di finale contro Israele e fiorito nella finale dominata.

Nonostante gli infortuni che hanno ridotto la rotazione a soli 8 giocatori, gli Azzurrini hanno iniziato fortissimo e allungato fino al +15 (39-24), rimanendo uniti quando la reazione della Lituania nel terzo quarto ha ridotto il vantaggio a sole 5 lunghezze (48-43). Decisivo, come detto, l’impatto dell’ala Francesco Ferrari, autore di 26 punti e nominato Mvp della competizione, oltre che della finale.

Francesco Ferrari, 19 anni, con la maglia della Gesteco Cividale
Francesco Ferrari, 19 anni, con la maglia della Gesteco Cividale

Imprescindibile perno della squadra sui due lati del campo, sono stati i suoi canestri a spezzare la rimonta avversaria e a chiudere la contesa nel finale. Aveva detto che voleva l’oro, oro è stato. C’è molto gialloblù in questo trionfo, perché anche Leonardo Marangon, pur limitato dai falli, è stato decisivo nei 13’ in campo. Negli ultimi 5’di gioco sono stati infatti proprio i due gioiellini della Gesteco Cividale a sigillare il match; due triple del 24 e due canestri del 13, che dopo rubata e schiacciata in contropiede è saltato ad abbracciare l’amico, sotto gli occhi di Darius Songaila, coach avversario, che nella sua mente riviveva gli incubi di Atene vissuti contro un altro friulano: Gek Galanda.

La festa azzurra dopo la conquista del titolo
La festa azzurra dopo la conquista del titolo

La finale è stata un match molto fisico, condotto dalla terna con un metro piuttosto severo; tanti quindi i fischi, incognita preoccupante per i soli 8 Azzurri, partiti però con la concentrazione giusta. Rossi ha confermato Torresani, Marangon, Assui, Ferrari e Osasuyi in quintetto, trovando dal suo capitano 8 punti nei primi 10’, un impatto che ha permesso all’Italia di spezzare l’equilibrio e portarsi avanti.

La difesa azzurra ha mandato in tilt la Lituania, che ha commesso 6 palle perse in 15’ ed è sprofondata a –18 (42-24) dopo il break da 6-0 di Torresani, fatto da un gioco da tre punti e una tripla. Con una reazione rabbiosa, però, la formazione avversaria si è riportata a contatto in avvio di terzo quarto, approfittando di un calo dell’attacco azzurro. È stato ancora capitan Ferrari a guidare i compagni, segnando due tiri pesanti e riaccendendo l’entusiasmo dei suoi.

Nel finale, la Lituania ha tentato l’ultimo assalto, respinto dalle giocate del duo ducale Ferrari-Marangon. Sirena, quindi, e giubilo azzurro. Alla faccia degli pseudo-tifosi e dei loro commenti razzisti già apparsi, in semifinale, sulla diretta streaming di Youtube, la causa il colore della pelle di alcuni elementi in forza a coach Rossi. Bravi ragazzi.

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