Nella bolgia dei 7 mila ecco i 400 dal Friuli

Il match Trieste - Udine nella serie A2 di basket. Il presidente dell’Alma Marzini: «C’è grandissima attesa. Va bene il campanile, ma non si vada oltre gli sfottò»
Foto BRUNI 07.05.16 Basket Serie A2 Est :Play-off gara 4 - ALMA Trieste- Tortona-marzini,dalmasson e parks
Foto BRUNI 07.05.16 Basket Serie A2 Est :Play-off gara 4 - ALMA Trieste- Tortona-marzini,dalmasson e parks

TRIESTE. Non c’è più posto, neppure per uno spillo, stasera al PalaRubini Alma Arena. Gli ultimi tagliandi messi in vendita ieri sono stati polverizzati nel giro di poche ore, quindi il derby Alma-Gsa si giocherà davanti a quasi 7 mila spettatori; 400 quelli in arrivo dal Friuli.

Si tratta di un “sold out” da record per l’impianto giuliano, tanto che, nonostante la diretta su Udinese tv, è stato allestito anche un maxischermo in piazza della Borsa. Orgoglioso Giovanni Marzini, massimo dirigente della Pallacanestro Trieste 2004 e giornalista Rai di lungo corso.

È il suo primo derby da presidente della società triestina. Quali sono le sue sensazioni alla vigilia?

«Il clima è di entusiasmo e grande attesa. Ci sarà una cornice di pubblico fantastica e auspico che sia una grande festa del basket regionale. Da uomo di sport voglio che sugli spalti si tifi pro e non contro. Capisco la rivalità, ma sono certo che non si andrà oltre agli sfottò di rito».

Che tipo di partita sarà?

«Visto che ci sarà il pienone e che il derby è molto sentito, prevedo un avvio contratto. Poi spero che la gara diventi spettacolare. Trieste vive un momento favorevole, ma anche Udine ha iniziato bene la stagione. Domenica è incappata in una battuta d’arresto, sarà determinata. Allo stesso tempo mi attendo un’Alma per nulla appagata dalla striscia positiva. Mezza squadra è composta da triestini che daranno tutto».

Come valuta questa Gsa?

«Mi attendo un’altra squadra rispetto al precampionato. L’ossatura è quella della promozione, ora ci sono due stranieri molto validi: quelli scelti inizialmente (Delegal e Laser, ndr) francamente erano imbarazzanti. Per questo dico che sarà tutta un’altra storia».

Il patron dell’Alma, Gianluca Mauro, è di Codroipo. Come vive quest’anomalia di un friulano a.d. della società triestina?

«In questi casi il campanile lascia spazio al progetto, del resto io sono nato in Veneto. Con Gianluca stiamo facendo un lavoro notevole fianco a fianco. Sia lui che il suo gruppo stanno dimostrando grande entusiasmo, credono molto in questo investimento».

A prescindere dal risultato, che futuro prevede per il movimento cestistico in regione?

«Intanto spero che Udine torni presto nella sua casa. Il Carnera è un tempio, da ragazzo ci ho visto tante partite. Dico che la nostra regione è stata una culla della pallacanestro. C’è stato un periodo in cui avevamo le quattro realtà provinciali in serie A. Ora è difficile ripercorrere quella strada, ma avere due realtà regionali in A2 è già importante. Magari si può ancora salire di uno scalino, ma reputo l’A2 più bella della serie A1. C’è quell’identità locale che con otto-nove stranieri non puoi avere».

Ci racconta qualche aneddoto di derby vissuti da inviato Rai?

«Di derby ne ho visti parecchi, sia per la Rai che per le tv private. Mi piace ripensare all’atmosfera che si viveva negli anni ’80 e ’90, con sfide davvero sentite, ma senza mai trascendere dai cori legati al campanile. Cito una sfida fra Gorizia e Trieste. Erano i tempi dell’Hurlingam, vinse Gorizia e tutti i tifosi isontini intonarono un coro ironico di Buon Natale. Spero che anche in questo derby ci sia questo spirito campanilistico».

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