Musso, infortunio in nazionale: stop di un mese. Pronto Scuffet

ll portiere ha riportato la rottura del menisco interno del ginocchio destro. Disposto l'immediato rientro in Italia. Sarà operato giovedì mattina nella clinica Villa Stuart di Roma dal Professor Mariani

UDINE. Almeno un mese senza Juan Musso a difesa della porta bianconera, là dove adesso Simone Scuffet potrebbe salire inaspettatamente alla ribalta prendendosi il posto da titolare dopo avere vissuto tutto il mercato con la valigia in mano.

Ecco la prospettiva schiusa ieri agli occhi dei tifosi e soprattutto agli addetti ai lavori bianconeri, una volta appresa la notizia dall’Argentina della rottura del menisco interno del ginocchio destro, il serio infortunio riportato da Musso al suo primo allenamento con la Albiceleste, al punto che lo stesso ct Scaloni ha subito convocato Jeremias Ledesma al posto del bianconero, già in viaggio di ritorno per l’Italia e più precisamente per Roma.

È là, infatti, che il classe ’94 sarà operato domani mattina dal professor Mariani a Villa Stuart, con un intervento in artroscopia che solitamente è routine, ma che fungerà anche da indagine perché col ginocchio non si sa mai. Il luminare dovrà infatti verificare lo stato dei legamenti crociati, anche se ieri l’Udinese ha già sollevato tutti facendo chiaro riferimento al solo menisco, nel comunicato ufficiale con cui ha divulgato la notizia, dopo che la stessa è rimbalzata per i siti sudamericani.

A Musso, dunque, non resta che augurare una pronta guarigione per un ritorno in campo che sarà determinato solo dopo l’intervento, ma intanto è curioso notare il destino incrociato con Simone Scuffet.

I due, infatti, stanno per rivivere la stessa identica situazione di due anni fa, quando la frattura composta al pollice della mano sinistra rimediata da Musso, in uno dei suoi primi allenamenti al Bruseschi, comportò lo stop forzato all’argentino col conseguente lancio del portiere friulano.

Allora fu il tecnico spagnolo Julio Velazquez a non avere dubbi affidandosi al portiere friulano, risolvendo il ballottaggio col brasiliano Nicolas, che tra l’altro ne combinò di ogni nel ko di coppa Italia col Benevento.

Scuffet esordì a Parma (2-2) e fece bene fino al rientro col brivido di Musso, che nel giorno dell’esordio con la maglia bianconera (28 ottobre 2018) si presentò con un’uscita avventata che portò al rigore per il Genoa, prima del 2-2 finale.

Da allora tutto è cambiato, con l’argentino capace di scalare posizioni nelle considerazioni di tutti, fino a conquistarsi quella nazionale che ieri ha dovuto lasciare a malincuore, ma con la convinzione di tornarci presto. E tutto è cambiato anche per Scuffet, che all’Udinese è tornato quasi per sbaglio, se così possiamo definire il mancato riscatto dello Spezia, a cui sarebbe bastato versare un milione di euro entro il 19 agosto per acquisire il cartellino di un portiere che a suon di parate aveva contribuito alla promozione dei liguri.

Ma evidentemente non era destino che Scuffet in serie A ci tornasse col bianconero dello Spezia, così come non era destino che provasse a cercarla ancora partendo dai cadetti con quel Pordenone che non è riuscito a strapparlo all’Udinese, al contrario di quanto fatto invece con Samuele Perisan. E Gotti adesso che farà? Punterà sulle motivazioni del friulano, o si affiderà a Nicolas?

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