Michela Battiston si racconta dopo l’argento in Coppa del Mondo: «Già penso a Parigi 2024 e a Natale ci vediamo in Friuli»

L’argento individuale vinto in Coppa del Mondo in Algeria è miglior risultato della carriera di Michela Battiston, ma soprattutto è un nuovo punto di partenza. Dopo l’exploit alle Olimpiadi di Tokyo 2021, che non le era valso nessuna medaglia, ma che aveva acceso i riflettori su di lei come uno dei talenti più scintillanti della sciabola italiana, la friulana non era più riuscita a ottenere risultati importanti individuali. Aveva marciato molto bene a squadre, dando un contributo fondamentale sia in Coppa del Mondo che agli Europei dello scorso giugno, chiusi con un argento, ma a livello individuale nessun piazzamento.
Sono state proprio tutte queste aspettative, di cui lei stessa, per prima, si era fatta carico, a impedirle di esprimersi come avrebbe potuto e voluto. In Algeria qualcosa si è sbloccato ed ora la 25enne di Malisana di Torviscosa si sente alleggerita di un peso che era diventato abbastanza ingombrante. La friulana dell’Aeronautica ha ripreso ad allenarsi ieri a Foggia, all’orizzonte ci sono a dicembre, un’altra tappa di Coppa del Mondo.
Come si sente dopo questo argento?
«Più leggera. Questo podio lo aspetto da tanto. Avevo un grande bisogno di resettare tutto quello che è successo dopo Tokyo. Dopo la grande prestazione in Giappone mi ero caricata di troppe aspettative e non ero pronta ad affrontarle e le cose non sono andate bene. La scorsa stagione per me è stata molto difficile».
A squadre però è riuscita a fare bene. Come mai?
«Quando gareggio col team sono spinta dall’entusiasmo di fare qualcosa in gruppo e quindi esce un’altra me, più serena e spensierata. In questi mesi, a livello individuale, non ero mai soddisfatta e non riuscivo a rendere».
Per questo è stata tenuta fuori dalla gara a squadre in Algeria?
«A inizio stagione ne avevo parlato con il ct Zanotti. Visto che miei risultati individuali non erano stati buoni né agli Europei né ai mondiali, il ct ha voluto alleggerirmi, perché mi concentrassi solo sulla gara individuale. Lo ringrazio tanto, per aver capito quello di cui avevo bisogno».
Pensa di rientrare in squadra a breve?
«Credo che dopo questo argento sia un po’ difficile non rientrare in squadra. Certamente ora sono più serena e sono pronta per ripartire. Non ho più la necessità impellente di cercare un risultato».
Ha realizzato di aver ottenuto il miglior risultato individuale della carriera?
«È stato un grande risultato e me l’aspettavo. Doveva solo arrivare al momento giusto. Mi dispiace solo per aver perso la finale, ma complessivamente ho gestito gli assalti in maniera perfetta, senza cali e con ottime sensazioni in pedana».
Eppure ha rischiato l’eliminazione dopo i gironi.
«I gironi sono stati un trauma. Sapevo che sarebbe bastata una sconfitta per farmi poi rientrare nei turni preliminari di qualifiche per il tabellone principale e quando ho perso il primo match mi sono abbattuta. Poi, però, ho deciso che questa gara la doveva raddrizzare e così è stato».
Le qualificazioni olimpiche iniziano in primavera. Ci pensa a Parigi?
«Certo che ci penso. Credo che tutte le gare da qui ad aprile siano importanti per arrivare pronte nel momento clou della stagione».
Che cosa si augura per questa stagione?
«Di riuscire a viverla bene, di godermela, come ho fatto ad Algeri. Vorrei riuscire ad esprimere al meglio le mie possibilità».
Quando torna in Friuli?
«Non prima di Natale e non vedo l’ora. Sono sempre legatissima alla mia terra».
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