L'Udinese promuove Matteo Palma
Ll difensore italo-tedesco classe 2008 sarà la prima riserva di Solet. Il “supervisore” Nani si è già sbilanciato: «Farà cose molto importanti»

«Palma è un giocatore straordinario e ne sentirete parlare». Fidiamoci pure delle parole rilasciate da Gianluca Nani dopo l’esordio in Serie A di Matteo Palma, difensore 17enne entrato nel finale dell’ultima di campionato contro la Fiorentina, giusto in tempo per farsi apprezzare in una chiusura su Moise Kean, decisamente uno scattante quando si tratta di metterla dentro.
Sì, fidiamoci pure del group technical director bianconero, perché sembra che l’Udinese, dopo aver ceduto Jaka Bijol e formato Nicolò Bertola, abbia proprio intenzione di puntare sull’italo-tedesco che ha visto crescere giorno dopo giorno dallo scorso luglio dopo averlo inserito in pianta stabile agli ordini di Kosta Runjaic. Per Palma, infatti, si sta profilando una riconferma nel roster dei sei difensori centrali per affrontare la stagione, ma con in più l’idea di promuoverlo come “primo cambio” del braccetto di sinistra, nel ruolo al momento occupato da titolare da Oumar Solet.
È una possibilità che non andrebbe solo ad abbassare l’età media dell’intero reparto difensivo, arricchendolo di un altro “made in Italy” oltre a Bertola, ma una scelta che invita a riflettere sulle riconosciute potenzialità di un ragazzo che appare già bello che fatto a livello fisico con gli 89 chilogrammi distribuiti sui 195 centimetri, e che negli allenamenti ha mostrato grandi doti in elevazione, facilità di corsa e una certa disinvoltura tecnica anche col piede sinistro, pur essendo destro.
Nato a Berlino il 13 marzo 2008 da padre italo-austriaco e madre tedesco-camerunense, Palma è cresciuto calcisticamente nell’Hertha Berlino dove ha giocato dagli 8 ai 12 anni prima di arrivare all’Udinese quattro anni fa, portato dal padre Luca col quale Matteo vive a Udine, in compagnia anche di Lara, il suo cane Labrador. L’approdo in Friuli è stata una scelta familiare condivisa dopo la separazione dei due genitori che hanno anche deciso di portare alla Triestina il fratello Leonard, difensore 19enne, anche lui cresciuto nell’Hertha.
Lo scorso anno, precisamente nel giorno del suo sedicesimo compleanno, Matteo ha firmato il suo primo contratto con l’Udinese a valenza triennale, la massima durata consentita dai regolamenti, essendo ancora minorenne. Fino al 2027, dunque, Palma sarà tutto bianconero e avrà la prospettiva di crescere in cerca di quell’affermazione ai massimi livelli sulla quale molti club di caratura internazionale sono pronti a scommettere, proprio come ha già fatto l’Udinese.
Dalla Juventus al Bayern, passando per Salisburgo, Lipsia, Barcellona, Manchester City, United, Newcastle e Ajax, sono stati in molti a chiedere informazioni alla famiglia che finora ha curato gli interessi del figlio, sul quale hanno messo gli occhi pure molti procuratori che lo hanno seguito anche nelle rappresentative nazionali giovanili. In virtù della doppia cittadinanza, infatti, Palma ha disputato 3 partite con la Under 15 azzurra e 13 con le under della Germania, passando dalla U16 alla U17.
La scelta definitiva sulla nazionale da rappresentare dovrà farla prima del 21º compleanno, come da regolamento, e il tempo per penarci non gli mancherà. Adesso, invece, è giunto il momento di proseguire nel percorso di crescita che potrebbe passare anche un prestito, prospettiva al momento secondaria, ma che sarà eventualmente valutata assieme alla società, proprio come il “supervisore” Nani fece capire lo scorso 25 maggio, parlandone senza riserve: «Se Palma dovesse mantenere questo livello farà cose molto importanti. Vedremo quale sarà il suo percorso, a volte è meglio giocare con continuità, altre è meglio crescere accanto a giocatori più esperti giocando meno. La cosa certa è che è un giocatore importante».
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