L'Udinese e il mistero del modulo di gioco
Runjaic non si sbilancia: «Lavoriamo per giocare sia a tre che a quattro». E su Ehizibue: «È un giocatore molto importante e costante a livello difensivo»

Non è detto che ci perda il sonno, ma forse stanotte Kosta Runjaic si girerà più volte nel letto pensando con quale modulo presentarsi al via domani al Mapei Stadium, alle 12.30, per il lunch match col Sassuolo. È un dubbio che ieri il tecnico ha in parte ammesso e in parte forse anche mascherato con un po’ di pretattica, usando queste parole: «Il modulo? Vedremo se giocheremo a tre o a quattro, ma fin dall’inizio abbiamo lavorato con l’idea di usare entrambe le soluzioni in stagione e continueremo così. Contro il Sassuolo, che gioca a quattro, potremo di nuovo cambiare sistema».
Di nuovo quindi, e soprattutto rispetto al Palermo affrontato in Coppa Italia dove la Zebretta è tornata a difendere “a 3”, tornando a vincere. E allora perché mai mister Kosta dovrebbe tornare con i quattro difensori dopo avere ammesso che qualche suo giocatore è andato in difficoltà anche a causa del 4-4-2 adottato col Milan? Il riferimento è tutto per Kingsley Ehizibue, commentato così dal tecnico tedesco.
«È un giocatore molto importante e molto costante nella prestazione a livello difensivo ed è un buon punto di riferimento per la nostra squadra, anche se col Milan ha fatto meno bene, forse anche per la difesa a quattro». Fin qui i dubbi di un Runjaic alle prese con l’emergenza offensiva, un problema che non sembra impedirgli di guardare oltre l’ostacolo da saltare a piè pari, magari facendo leva sul piede sinistro di Nicolò Zaniolo: «Possiamo cambiare sistema di gioco con calciatori che occupano la trequarti, ma bisogna aspettare la crescita di Zaniolo affinché sia a disposizione per tutta la stagione.
Contro il Palermo Nicolò ha dato segnali del suo potenziale, è pronto a giocare contro il Sassuolo, ma non è una seconda punta classica come lo è Bayo che invece non è a disposizione. C’è invece Gueye, che gode della mia fiducia e potrà giocare in Serie A. Comunque deciderò dopo la rifinitura di oggi».
A sensazione sembrano parole che possono portare il 10 bianconero a una riconferma fin dal primo minuto dopo la coppa, come quelle spese su Matteo Palma, il difensore 17enne che ha impressionato anche Runjaic: «Ha mostrato grande maturità e ha giocato molto bene col Palermo.
Sono sorpreso del suo processo di crescita. È sulla strada giusta ed è bello averlo. Non era scontato che dopo un infortunio un ragazzo scenda in campo così sicuro. Ha fatto una partita senza errori e mi è piaciuto anche per come si è proposto in fase di costruzione di gioco. È pronto per la A, ma non lo farò giocare solo per fargli fare esperienza, ma perché sono convinto delle sue capacità. Abbiamo buoni giovani sui quali dobbiamo costruire, ma gioca solo chi dà il meglio per la squadra».
Ieri Runjaic ha passato in rassegna anche altri giocatori, da Sava («Sembra troppo tranquillo? No, anche quello è un suo punto di forza»), a Saba Goglichidze... «Vero che ha maturato esperienza con l’Empoli, ma è anche retrocesso lo scorso anno con l’Empoli. Noi gli stiamo dando il tempo di crescere»
. Poi, ecco il monito alla squadra per tornare a fare punti in campionato: «Non dobbiamo commettere ingenuità, ma essere più attenti in fase di possesso palla con un Sassuolo che ha una buona fase di possesso».
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