Lovric ha la valigia pronta: a gennaio dovrebbe lasciare l’Udinese

Il minutaggio dello sloveno, che poteva già essere ceduto in estate, è sempre più ridotto. Lo volevano in Turchia e Parma e Fiorentina: il club viola potrebbe ripensare ancora a lu

Stefano Martorano
Sandi Lovric con il Genoa è entrato negli ultimi quattro minuti.
Sandi Lovric con il Genoa è entrato negli ultimi quattro minuti.

Non illudano i quattro minuti col Genoa in cui è stato mandato in campo nel disperato e sconnesso assalto finale alla porta rossoblu, perché non è da Sandi Lovric che Kosta Runjaic ha intenzione di ripartire fino a quando l’Udinese non recupererà a pieno servizio Arthur Atta. La deduzione non sarà logica e...“immobiliare” per il signor Watson di turno, come suggerisce una nota pubblicità, ma è senza dubbio dettata dalle voci di una possibile partenza del 27enne sloveno nell’imminente finestra di mercato di gennaio.

Sì, sembra proprio esserci un vice capitano in piena “mobilità” all’Udinese, con un ciclo che pare giunto a fine corsa per una concausa di fattori che vanno ricordati soprattutto per comprendere come, e da quando, la parabola di quello che fino a maggio scorso era stato un titolare fisso per mister Kosta (36 le presenze sotto la sua gestione) sia andata in calando. Sono i numeri ad attestarlo, con i soli 107’ giocati in campionato di cui 61’ nella gara di esordio col Verona. D’accordo che l’infortunio rimediato in nazionale nella prima sosta settembrina ha fatto il suo, col polpaccio malandato con cui fece ritorno dai 21’ giocati in Svizzera, ma la discesa nelle gerarchie è stata rapida e a ruzzoloni fino allo scantinato più buio, come indicano i soli 46’ giocati nelle successive dieci giornate.

Al suo posto gli è stato preferito Jurgen Ekkelenkamp, piuttosto che il nuovo pretoriano di Runjaic Jakub Piotrowski, per una concorrenza a cui forse Lovric non ha saputo tener testa. Diciamo forse perché, a ben guardare, quella operata da Runjaic sembra una decisione presa sulla scorta di un orientamento già intrapreso in estate, quando di Lovric in uscita si era cominciato a parlare a luglio, insieme a Martin Payero, poi effettivamente passato alla Cremonese. Sembrava proprio non volesse più le due mezzali d’inserimento mister Kosta, seguendo anche l’indicazione della società di lanciare Arthur Atta e con in più l’arrivo, da lui stesso consigliato, di Piotrowski.

Un’altra indicazione può essere stata anche il mancato rinnovo contrattuale dello sloveno che tra un paio di settimane andrà in scadenza da gennaio, essendo legato fino a giugno ’27. Non a caso in estate si erano fatti i nomi di alcune squadre italiane, Parma e Fiorentina su tutte, e pure di quelle turche, con Trabzonspor e Antalyaspor che si erano messe in attesa assieme al Kasimpasa, forse la società più seria nel proporsi ai procuratori della scuderia Universal Twenty Two che annovera fior di buoni giocatori.

Tutto, quindi, porta a credere che lo sloveno arrivato nel ’22 a parametro zero dal Lugano sia ai saluti, anche perché è stato indubbio il calo di rendimento registrato dopo la sua prima proficua stagione condita da 5 gol e 6 assist sotto la gestione di Andrea Sottil. Fin qui la storia scritta, ma a dirla tutta c’è ancora qualche pagina da vergare, anche perché per essere appetibile e quindi vendibile sul mercato Lovric qualche minuto potrebbe ancora trovarlo da qui a fine dicembre.

Difficile che lo si vedrà col Napoli, a cui segnò nella sera dello scudetto partenopeo festeggiato ai Rizzi due anni fa, più facile, invece, che lo si “metta in vetrina” a Firenze, là dove la Viola in crisi lo ha sempre tenuto sotto osservazione da tempo. Chissà che non ci sia dunque un futuro sull’Arno per lui, e una chiusa da aprire allo stesso tempo al futuro in casa bianconera, con giovani che aspettano il loro turno, a cominciare da quel Lennon Miller fin qui tenuto in naftalina piuttosto incomprensibilmente da Runjaic. Lo scozzese è il futuro ma può essere il presente soprattutto in attesa di Atta. 

 

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