Liverpool-Tottenham, Klopp con l’incubo finale

madrid. È la notte della finale di Champions League. Comunque vada a finire la coppa dalle grandi orecchie prenderà la strada dell’Inghilterra visto che ad affrontarsi saranno il Liverpool e il Tottenham. Reds leggermente favoriti, ma in una finale, per di più tra due squadre dello stesso paese, l’equilibrio regna sovrano.
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«Non sono un perdente, semmai sono il re delle semifinali». Jurgen Klopp sceglie la strada dell’ironia per stemperare l’attesa e l’ansia in vista della sua terza finale Champions in carriera, dopo averne perse due. «Non penso di aver avuto sfortuna nella mia carriera», ha aggiunto il tecnico tedesco spiegando che «non ci sono favoriti» e che entrambe le squadre «hanno meritato di arrivare in finale», nonostante le due rocambolesche semifinali. L’etichetta di “perdente di successo” non gli va a genio (ha perso sei finali in carriera) e Klopp ricorda che «ogni finale è diversa. Se conoscessi il perché delle finali perse ci sarebbe da preoccuparsi. L’anno scorso abbiamo perso per due gol incredibili (le papere di Karius, ndr). È vero che non siamo mai stati dalla parte della fortuna, ma per essere fortunati bisogna lavorare e io non penso di avere avuto una sfortunata carriera. Quella col Tottenham è la partita più importante del mondo», ha concluso Klopp.
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Il suo collega Pochettino suona la carica: «Abbiamo compiuto un percorso incredibile – le sue parole –. Ora siamo pronti. Il Liverpoo, è assieme al Manchester City la squadra migliore d’Inghilterra, ma se vogliamo entrare nella storia dobbiamo vincere e portare a casa la coppa».
Per quanto riguarda l’impiego di Kane, a lungo assente per una grave distorsione alla caviglia Pochettino ha detto: «Non sarà una scelta facile, i calciatori non sanno ancora chi giocherà. Mai come in questa occasione saranno importanti anche i ragazzi che cominceranno la gara dalla panchina. Dovrò fare delle scelte dolorose ma saranno quelle giuste». —
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