Lignano targato Bettarini «Sarà un’emozione forte»

Basket: l’edizione 2017 è intitolata ad Alfiero fondatore del torneo nel 1979 Il figlio Lorenzo, bandiera del basket udinese, racconta le sue sensazioni
Tarcento 17/09/2011.Presentazione del Tarcento Basket 2011/2012.Telefoto Copyright Foto PFP / Simone Ferraro
Tarcento 17/09/2011.Presentazione del Tarcento Basket 2011/2012.Telefoto Copyright Foto PFP / Simone Ferraro
UDINE. L’arrivo del mese di settembre coincide anche con il primo assaggio di basket giocato. Il palasport di viale Europa a Lignano Sabbiadoro ospita domani e sabato il quadrangolare Lignanobasket, intitolato alla memoria di Alfiero Bettarini, storico fondatore nel 1979 di questa kermesse che ogni anno ospita la prima uscita ufficiale delle principali compagini cestistiche del Fvg e del vicino Veneto. Quest’anno c’è davvero la crema del basket del Nord-Est: i campioni d’Italia della Reyer Venezia, la Gsa Udine, l’Alma Trieste e la De’ Longhi Treviso. Della manifestazione, e in particolare della Gsa Udine, abbiamo parlato con Lorenzo Bettarini, icona del basket udinese.


Da quest’anno Lignanobasket ricorda la figura di suo padre Alfiero. Sensazioni?


«È un’emozione forte, sabato alla premiazione porterò mia mamma e i miei figli. Lignanobasket accende in me tanti ricordi, penso alle tante edizioni vissute, come giocatore, come organizzatore e come allenatore. Sono grato a Davide Micalich per aver dimostrato grande sensibilità con questo gesto».


Il torneo al via domani si annuncia di altissimo livello, si riavvicinano i fasti del passato.


«Gli organizzatori hanno confezionato un quadrangolare di grande appeal. Meglio di così davvero non si poteva: con la Reyer scudettata e tre piazze ambiziose e di prestigio come Udine, Trieste e Treviso ci si riallaccia alla tradizione del passato».


Parliamo un po’ del panorama cestistico udinese attuale. Come valuta la Gsa 2017/18?


«Ho visto personalmente almeno metà degli allenamenti svolti. È un gruppo che lavora bene, con intensità. L’atmosfera che si respira è di grande collaborazione. Dal punto di vista tecnico credo che questa squadra possa vantare una delle migliori coppie di esterni del campionato: Veideman è forte e lo ha già dimostrato, Dykes è un buonissimo giocatore, davvero un acquisto azzeccato, così come Pellegrino. Alla presenza fisica abbina polpastrelli educati al tiro. Anche gli altri nuovi si stanno inserendo bene, le premesse per il campionato mi sembrano molto interessanti».


C’è anche un certo Ousmane Diop, che lei conosce bene, avendo contribuito a svezzarlo.


«Ho lavorato con lui alla Virtus Feletto, è un talento puro, con tanta voglia di emergere. Mi fa molto piacere vederlo all’opera, ed è una grande soddisfazione vedere nel gruppo della serie A2 anche Badou Diop e Riccardo Visintini. Ousmane è già pronto per la categoria, gli altri due possono diventare buoni giocatori. Il tempo ci dirà, per ora li vedo tener botta in allenamento ed è un segnale molto positivo».


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