L’Eurolega del basket partì vent’anni fa L’arbitro friulano Pozzana: «Fui sospeso»

UDINE
Si chiama ufficialmente Super League e ricorda molto l’Eurolega di basket. Agli occhi degli appassionati della palla a spicchi la creazione di una nuova competizione calcistica non è poi una gran novità, dato che nella pallacanestro una manifestazione elitaria esiste da oltre vent’anni. Era il 23 gennaio 2000 quando a Barcellona i rappresentanti delle leghe spagnola, italiana e greca (assieme a quelli di alcune tra le squadre più importanti del vecchio continente) misero nero su bianco per manifestare il proprio disaccordo con il progetto di modifica dell’Eurolega (erede della vecchia Coppa dei Campioni) presentato dalla Fiba. Questione di soldi, manco a dirlo.
Il primo firmatario del documento fu Jordi Bertomeu, all’epoca vicepresidente della Lega spagnola e oggi Ceo di “Euroleague Basketball”. Dalla spaccatura, nel giugno 2000, nacquero due grandi competizioni europee: l’Euroleague, nota in Italia come Eurolega e organizzata dalla Uleb, e la Suproleague sotto l’egida della Fiba Europe. Al progetto dell’Uleb aderirono fra gli altri Benetton Treviso, Virtus Bologna, Fortitudo Bologna, Real Madrid, Barcellona, Olympiakos e Baskonia, mentre rimasero in Fiba Europe Panathinaïkos, Maccabi Tel Aviv, Cska Mosca ed Efes Pilsen. La prima società a vincere la nuova Eurolega è stata la Virtus Bologna nel 2000-2001.
Dopo un primo anno di transizione, i leader delle due organizzazioni si convinsero della necessità di unire le forze e dare vita a un solo torneo, e fu così che la competizione Fiba venne assorbita dall’Eurolega Uleb e nacque il sistema a licenze pluriennali tuttora in vigore.
Una svolta epocale per la pallacanestro europea, a cui ebbe un ruolo attivo il friulano Mauro Pozzana. Nato a Gemona nel 1964, Pozzana è stato arbitro internazionale e fu tra i primi a rispondere affermativamente all’invito dell’Uleb per dirigere le gare della nuova Eurolega. «La reputai una possibilità di sviluppo nuova – racconta oggi Pozzana – e decisi di aderire. Non fu una scelta dettata da motivi economici, avevo 40 anni e volevo fare esperienza ai massimi livelli. Arbitrai in Eurolega dal 2000 al 2007, ho diretto varie partite di play-off e il primo anno anche la semifinale fra Aek Atene e Baskonia». La cosa singolare è che nell’anno di nascita dell’Eurolega Uleb gli arbitri aderenti al nuovo progetto vennero sospesi dalle competizioni nazionali. «Eravamo l’anello debole della catena, poi ci fu un accordo fra la Fiba e le varie federazioni».
Secondo Mauro Pozzana la nascita della Super League di calcio è inevitabile. «Non c’è la possibilità di impedire la creazione di questa manifestazione, ma vedendo com’è andata nel basket servono degli accordi a monte. C’è da dire che il calcio tende a essere più conservatore, quindi si prospetta un cambiamento epocale. Del resto è cambiato il mondo, cambierà anche il calcio». —
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