Lei non vuole essere chiamata Divina ma Federica ha regalato a Gorizia un sogno

Centinaia di tifosi, curiosi, giornalisti per la Pellegrini. La primatista del mondo nuota in 1’52”98 i 200: record del meeting
Bumbaca Gorizia 14_06_2019 Nuoto Trofeo dell'Est, Federica Pellegrini © Fotografia di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 14_06_2019 Nuoto Trofeo dell'Est, Federica Pellegrini © Fotografia di Pierluigi Bumbaca



È imbarazzata a sentirsi chiamare Divina, ma Federica Pellegrini è davvero un fenomeno, dentro e fuori la vasca. Star della 29esima edizione del Trofeo dell’Est, ha regalato a Gorizia un sogno. Ieri ha portato nella piscina di via Capodistria centinaia di tifosi, curiosi e giornalisti, accendendo i riflettori su tutto il movimento del nuoto regionale e regalando agli oltre 800 atleti in gara un momento di grande visibilità e di gioia. La gioia di scendere in vasca a fianco di una campionessa del suo calibro. La gioia di sentirsi protagonisti, per un giorno, di un grande evento. Da oggi i riflettori si spengono e tutti torneranno in piscina a lavorare in silenzio, con sacrificio e abnegazione. Gli stessi che hanno portato Federica così in alto e che da 15 anni la mantengono ai vertici internazionali. Ieri è scesa in vasca nei suoi 200 sl, distanza della quale, a 31 anni, detiene ancora il record mondiale in vasca lunga (1’52”98). Ha toccato per prima in 1’58”45, nuovo record della manifestazione. «Non è malissimo come tempo, specie se nuotato la mattina», ha dichiarato poi subito dopo ai microfoni di Martina Gratton della Gorizia Nuoto. Un test discreto in vista del Sette Colli di Roma e dei Mondiali in Corea del prossimo mese. Gli spalti erano gremiti fin dalle 10 e sono esplosi quando Fede è uscita dalla camera di chiamata. Al termine della gara tutti in fila per un autografo e una foto.

Alcuni hanno dovuto attendere oltre un’ora per riuscire ad avvicinarsi, ma è proprio vicino ai bambini e agli atleti giovani che la Divina smette di essere il personaggio Federica e diventa disponibile, accogliente, sorridente. Smette di essere la Federica mediatica e proprio nell’incontro con i ragazzini manifesta la sua parte più spontanea e più vera, ricordandosi, forse, di quando, giovanissima, è uscita di casa per seguire la carriera professionistica. Aveva solo 16 anni quando ha vinto l’argento olimpico nei 200 sl, divenendo la più giovane atleta italiana di sempre a salire su un podio individuale olimpico. A distanza di 15 anni è ancora ai vertici e marcia a pieno ritmo verso Tokyo 2020, con la stessa determinazione e diligenza di quando era poco più che una bambina.

A bordo vasca non vuole rilasciare interviste: si era già concessa la sera prima nel corso di una conferenza stampa ad hoc organizzata a palazzo Lantieri.

Dopo il cambio di costume è però a disposizione per fare foto ed autografi per i tifosi. Federica ha lasciato Gorizia poco dopo l’ora di pranzo. Si è invece intrattenuto di più il suo tecnico Matteo Giunta, che ha chiesto di poter disputare una partita di beach volley insieme ad altri tecnici nel campetto della piscina. La manifestazione, che ha visto scendere in acqua anche tanti altri campioni, tra cui Matteo Restivo, Filippo Megli, Lorenzo Zazzeri, fino ad arrivare al goriziano Lorenzo Glessi e Francesco Ippolito, è stata un successo sotto tutti i punti di vista.

«Per questa edizione- spiega Sergio Burelli, presidente della Gorizia Nuoto- abbiamo fatto le cose in grande. Con orgoglio e fatica abbiamo portato a Gorizia dei grandissimi atleti, tra cui Federica, che ai ragazzi giovani non ha risparmiato carezze ed abbracci. Lo abbiamo fatto per i nostri atleti, per renderli protagonisti e per portare visibilità anche a loro».

Alla 29esima edizione del Trofeo dell’Est hanno partecipato, da venerdì a domenica, 736 atleti iscritti nel settore agonistico e 130 nella categoria master. Hanno partecipato 26 società nel settore agonismo e 11 in quello master. Imponente ed impeccabile la macchina organizzativa, che ha coinvolto decine e decine di atleti e volontari. —



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