Lasagna partirà in panchina ma è pronto per rialzarsi

UDINE. Ci sarà e stavolta la sua presenza non fungerà solo da potenziale pericolo per l’avversario, ma potrà concretizzarsi, anche se è molto più probabile a partita in corso, piuttosto che dal via. Parliamo di Kevin Lasagna, l’attaccante che tutti si aspettavano in campo sabato scorso con la Roma e che invece è stato costretto a mordere il freno restando in panchina, con quell'affaticamento al flessore rimediato in Nazionale.
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Ieri, invece, KL15 è tornato in gruppo, è sceso in campo con i compagni condividendo la seduta tattica e ha cominciato a respirare il clima partita, ascoltando Nicola e provando pure qualche movimento negli schemi. A proposito, stando alla volontà del tecnico piemontese anche ieri l’allenamento è stato oscurato a media e tifosi. A proposito, sul campo “nascosto” ieri è spuntato anche un maxi-schermo, voluto da Nicola per poter mostrare “in diretta” gli errori dei suoi ragazzi durante l’allenamento.
Ma torniamo a Lasagna. Il bomber ha provato qualche conclusione a tu per tu dal portiere. L’Udinese quindi ha recuperato il suo bomber principe, fin qui rimasto con le ali un po’ tarpate da qualche gol di troppo divorato, o semplicemente mancato, in questo avvio di stagione controverso in cui, a discapito delle due sole reti segnate, in compenso ha trovato la fiducia del ct Mancini in azzurro.
Domenica Nicola lo avrà dunque a disposizione ma non sarà tra i titolari. In fondo KL15 ha davvero pochi allenamenti sulle gambe, molti dei quali individualizzati, e la ragione, oltre che la logica, sembrerebbe suggerire a Nicola un uso prudente, se non proprio cautelativo, pensando a quella struttura muscolare così importante, da scattista, di un giocatore che lo scorso anno restò fuori un paio di mesi abbondanti per lo strappo rimediato a febbraio.
Insomma, meglio buttarlo nella mischia dall’inizio, oppure a partita in corso? Oppure tenerlo ancora in panca, a meno di non averne proprio bisogno, pensando al ciclo terribile che aspetta l’Udinese a dicembre? Questo è l’interrogativo a cui oggi Nicola risponderà in sala stampa, là dove è probabile che il tecnico indicherà altre mosse.
Il lavoro tattico oscurato in settimana non ha agevolato, ma è probabile una riproposizione del 3-5-2, con gli esterni di mediana pronti a scendere per compattare la linea a cinque, ma soprattutto a spingere. Ter Avest a destra e Pezzella a sinistra dovrebbero essere i preposti, con una mediana fotocopia di quella utilizzata con la Roma, là dove c’erano Fofana e Mandragora a fiancheggiare Behrami. Per l’attacco, è difficile prevedere una partenza differente da quella che prevede De Paul alle spalle di Pussetto.
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