Il magic moment di Lara Della Mea: «I Giochi? Calma, prima c’è la Coppa nella mia Tarvisio»

L’atleta di Camporosso tra le 10 al mondo in gigante e anche in slalom: «Vedere il lavoro trasformarsi in risultati concreti è la soddisfazione più grande».

Francesco Mazzolini
Lara della Mea
Lara della Mea

Lara Della Mea sembra aver trovato finalmente la chiave giusta per fare esplodere il suo potenziale nel Circo Bianco. La sciatrice di Camporosso ha messo in fila in questa stagione due splendidi 9° posti in Coppa del Mondo nel gigante di Tremblant (Canada), il 6 e il 7 dicembre 2025, e ha poi confermato il suo slancio con un 8° posto nello slalom di Courchevel il 16 dicembre 2025, suo miglior risultato individuale in carriera nel massimo circuito.

Questo che si chiude, è anche l’anno in cui ha conquistato l’oro mondiale nel parallelo misto a squadre ai Mondiali di Saalbach, un successo storico che ha esaltato l’Italia e il suo spirito di squadra, ottimo segnale anche e soprattutto, in prospettiva delle Olimpiadi di Milano-Cortina.

Lara, i risultati di questa stagione raccontano di un salto di qualità importante.

«È un momento molto positivo. Sentivo da tempo di avere il potenziale per stare lì davanti, ma riuscire finalmente a dimostrarlo in gara dà tanta fiducia. Vedere il lavoro trasformarsi in risultati concreti è la soddisfazione più grande».

Qual è il segreto di questa continuità?

«È stato un percorso lungo. Gli infortuni ti mettono alla prova non solo fisicamente ma anche mentalmente. Ho imparato ad ascoltarmi di più e a gestire meglio i momenti difficili. Oggi mi sento più solida e consapevole».

Cos’è scattato nella tua mente per realizzare questo exploit?

«Ho sempre dato il mio meglio sapendo che ero in grado di poter fare i risultati di quest’anno, ma da lì al concretizzarli è necessario tenere in conto tante componenti che devono essere perfette: materiali, tecnica, condizione mentale e fisica. Finalmente ho trovato la carburazione».

In gennaio ritornerà oltretutto la Coppa del Mondo femminile a Tarvisio, evento al quale ti presenti come madrina di casa.

«È un onore enorme non solo per me ma per tutto il Friuli. Gareggiare sulle nevi di casa, dove sono cresciuta e dove ho mosso i primi passi con gli sci, è qualcosa di speciale. Sarà un’emozione forte e anche una grande responsabilità: spero possa essere una festa per tutto il territorio e un’occasione per avvicinare ancora più giovani a questo sport».

Quanto contano i segnali stagionali in chiave futura, soprattutto per le Olimpiadi di Milano-Cortina?

«Sono segnali importanti, ma vanno presi con equilibrio. Le Olimpiadi sono un obiettivo enorme, però il percorso passa dal lavoro quotidiano e dalle gare di Coppa del Mondo. Ogni passo avanti va costruito con calma».

Come passerai il tuo Natale?

«Quest’anno riuscirò a passarlo in famiglia perché mi sto allenando a Kranjska Gora ed è per me il regalo più bello. Auguro a tutti di poterlo passare in così. Il giorno dopo mi aspetta il viaggio verso Semmering e si riprende, ma con lo spirito giusto». 

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