Lancio del disco, Saccomano rappresenterà l’Italia agli Europei a squadre
Per l’atleta friulano si tratta della seconda chiamata in assoluto. Merito di un personale nel disco migliorato ad aprile: 63,30

Durante la stagione invernale la prima convocazione con la nazionale assoluta, avvenuta in occasione della Coppa Europa lanci a Nicosia a Cipro. Ora la seconda chiamata, molto più prestigiosa. In cui lo spirito di squadra tocca l’apice. «È la maglia azzurra più bella», riconosce. Non si può dare torto a Enrico Saccomano, che sabato 28 giugno sera alle 20.37 rappresenterà l’Italia nel lancio del disco ai campionati Europei a squadre, in programma da oggi a domenica a Madrid. Saranno sedici le selezioni coinvolte nella Division 1, la più importante. L’atleta di Nespoledo, 24 anni, è partito da Roma per la capitale iberica, dove sarà chiamato a portare punti alla causa nazionale: l’obiettivo è confermare il titolo vinto due anni fa a Chorzow, in Polonia.
Chiamata meritata, quella che il lanciatore dell’Aeronautica, cresciuto nell’Atletica Malignani, ha ricevuto dal direttore tecnico delle squadre azzurre Antonio La Torre. Saccomano, seguito da Federico Apolloni, ha migliorato quest’anno il proprio personale, portandolo a 63,30. Un risultato fatto registrare lo scorso 6 aprile a Ramona, negli Stati Uniti, dove sette giorni più tardi il lituano Mykolas Alekna ha portato il record del mondo a 75,56. Il vento che soffia lì, nel paesino dell’Oklahoma, può risultare spesso favorevole ai discoboli e richiama specialisti da tutto il mondo: è lì che il friulano ha trovato il suo nuovo primato, giunto dopo stagioni in cui è migliorato costantemente.
«Sono al cento per cento “sul pezzo” – ha spiegato il lanciatore –. Mi sono stabilizzato dal punto di vista fisico e mentale. Il lavoro ripaga: vedo che quanto ho svolto nel corso del tempo è servito. E se posso fare qualcosa in più in allenamento, lo faccio». Così Saccomano ha fatto un ulteriore passo in avanti, tenendo una buona media di lanci. Ha anche trovato il suo primo “over 60” in Friuli: l'ha centrato lo scorso 2 giugno a San Vito al Tagliamento all’Atletica 2000 Meeting (60,52).
Non va poi dimenticato il suo primo titolo nazionale assoluto, quello invernale conquistato a Rieti. Essere titolare della nazionale in quella che è la “vecchia” Coppa Europa è un grande privilegio, che il lanciatore si è guadagnato sul campo, gara dopo gara.
Per questo la tappa di Madrid non sarà come tutte le altre, per certi versi. «È una prova importante – riconosce Saccomano –, anche perché i punti che potrò portare serviranno alla squadra. Mi sento pronto per affrontare questo tipo di impegno. Sono focalizzato su quello che devo fare: punto a riportare a Madrid le sensazioni che ho avuto nell’ultimo periodo». L’ultima uscita, avvenuta a Donnas domenica 22 giugno, è stata di buon auspicio, se non altro perché ha trovato già alla prima prova un lancio sopra i 58 metri (58,58, poi ha concluso la gara con 58,95).
A Madrid quindici avversari da affrontare, tra cui una leggenda come Daniel Stahl, svedese campione mondiale in carica e campione olimpico di Tokyo 2021. Il personale parla da solo: 71,86. Tra i rivali anche il britannico Lawrence Okoye (70,76 quest’anno, sesto al mondo). «Sarà una bella emozione confrontarmi con rivali di questa caratura – afferma il friulano –. Sarà un’esperienza stimolante anche gareggiare assieme a tutta la squadra azzurra, che vanta atleti top». Una formazione in cui il lanciatore merita di stare.
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