Invasione di tifosi neroverdi a Marano

PORDENONE. Cinque punti di distanza rimangono tanti. Ma i tifosi neroverdi credono nella rimonta. Lo dimostra il fatto che saranno almeno 200 i supporter neroverdi al seguito della squadra sabato a Marano per la supersfida con la capolista. Biglietti quasi esauriti, chi vuole esserci deve affrettarsi, anche se verosimilmente la piccola tribuna dell’impianto vicentino sarà integrata da una gradinata aggiuntiva. Lo stadio di Marano, del resto, è piccolo. E un po’ tutto il Triveneto calcistico non vuole perdersi questo match.
Carica. Giornata libera, ieri, per il Marano: Cunico ha lasciato ai suoi un “day-off” per lasciare i suoi tranquilli. Il Pordenone invece ha lavorato, ma al De Marchi si respirava un’aria di ottimismo e grande energia. Ora c’è consapevolezza dei propri mezzi, dettata anche dalla vittoria col Mezzocorona. Adesso si sente quel pizzico di rabbia giusta per cercare il blitz. La tensione della settimana pre-Porto Tolle, quella della sfida decisiva per la C2 dell’anno scorso è solo un ricordo. Ieri sia il presidente Lovisa sia i due soci di minoranza Maccan e Zuzzi hanno fatto sentire il proprio calore alla squadra.
Invasione. Per osmosi lo sentono anche i fan: si va verso uno stadio neroverde. Il gruppo ultras – i Supporters Pordenone – saranno praticamente al completo e, nella circostanza, verranno appoggiati da una ventina di tifosi proprio del Delta Porto Tolle, con cui sono gemellati; i posti sui pullman, messi a disposizione dal club, sono esauriti; così come sono in esaurimento i biglietti per il match. Morale? duecento e più tifosi del Pordenone sono pronti a invadere Marano. Ieri il gruppo comunicazione-marketing del club ha creato sui social network l’hashtag #tuttiamarano: il popolo neroverde sembra aver risposto all’appello. Chi non l’ha fatto, deve affrettarsi. Altrimenti, rischia di rimanere fuori dallo stadio.
Gruppo. La partita è una delle più importanti della storia del Pordenone. Per cementare il gruppo, domani i giocatori passeranno una mattinata diversa dal solito: visita programmata alle aziende della proprietà. Prima alla Vitis di Lovisa, a Rauscedo; poi al Molino di Pordenone del presidente onorario Zuzzi e infine alla Maccan del socio di minoranza, Ezio. Successivamente, pranzo al De Marchi tutti assieme e infine il consueto allenamento pomeridiano. Aprire le porte ai giocatori della propria attività, farli sentire parte di una famiglia: Lovisa crede molto in questo senso di appartenenza. Ora aspetta di essere ripagato con la vittoria a Marano.
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