Il ritorno di Vujacic: «Rieccomi a Udine città nel mio cuore»

Sasha, dal Friuli ai due anelli dell’Nba, fino al ritorno in Italia: «Solo chi mi segue da sempre sa cosa proverò al Carnera»
ANTEPRIMA Udine 18 aprile 2004. BASKET A1. ALLA SNAIDERO IL DERBY CON TRIESTE. Vujacic durante una fase dell'incontro. Telefoto Copyright FOTO AGENCY ANTEPRIMA www anteprimafoto.it
ANTEPRIMA Udine 18 aprile 2004. BASKET A1. ALLA SNAIDERO IL DERBY CON TRIESTE. Vujacic durante una fase dell'incontro. Telefoto Copyright FOTO AGENCY ANTEPRIMA www anteprimafoto.it

UDINE. Il palasport Carnera si appresta a riabbracciare uno dei giocatori più forti visti all’opera con la maglia della Snaidero Udine. Stiamo parlando di Aleksander “Sasha” Vujacic, l’asso sloveno che da poco più di un mese veste la divisa della Tezenis Verona, avversaria domenica della Gsa.

Nato a Maribor nel 1984, Vujacic è approdato alla Snaidero nel 2001: nelle tre stagioni disputate in Friuli ha collezionato 75 presenze, firmando 816 punti in 1818 minuti di gioco. Al termine della stagione 2003/04 il grande salto in Nba ai Los Angeles Lakers.

Con i gialloviola disputa sei stagioni e vince due anelli Nba, nel 2009 e nel 2010. Soprannominato “The Machine” per la precisione al tiro da tre, Vujacic ha giocato in Nba anche con Nets, Clippers e Knicks. Nel 2017/18 il ritorno in Italia con la Fiat Torino: un suo canestro a 2” dalla sirena ha regalato ai piemontesi la Coppa Italia nella finale contro Brescia. Un anno dopo “Sasha” ha scelto la Tezenis Verona, e ora si prepara a vivere la sua domenica da amarcord nel palasport che l’ha lanciato nel basket che conta. L’abbiamo raggiunto per un intervista in cui si è parlato di basket, ma non solo.

Vujacic, che ricordi ha di Udine?

«Ricordi incredibili, davvero bellissimi. Ero un ragazzo, ci sono stati alti e bassi, ma Udine e il Friuli sono sempre nel cuore».

Quali sono i luoghi della città a cui è rimasto più affezionato?

«Il mio posto preferito era il Carnera. Lì ho trascorso tante giornate, dalla mattina alla sera. Poi la città, si sa, è bellissima, vicina al mare e alle montagne. A rendere speciale Udine sono state soprattutto le persone che ho conosciuto».

Chi ricorda dei suoi ex compagni alla Snaidero?

«Ricordo con piacere tutti, dal primo all’ultimo. Sono stati compagni che mi hanno fatto crescere. Uno che cito volentieri è Cantarello, al quale ho insegnato a giocare a Psp (la Playstation portatile, ndr). Lui è stato uno che dal primo giorno mi ha aiutato. Ma da tutti ho imparato qualcosa, poi l’ultimo anno ci siamo lasciati con tante emozioni. Sono stati i miei primi compagni di squadra e li ringrazio per avermi aiutato in campo e fuori».

Secondo lei chi vince il titolo NBA quest’anno?

«Secondo me ci saranno delle sorprese e non vincerà Golden State. Ci sono tante squadre in grado di vincere: Milwaukee, Toronto, Boston. Saranno molto importanti i primi due turni».

Com’è questa A2 italiana?

«Non c’è tanta differenza rispetto alla Serie A. Sono qui da un mese, abbiamo giocato un po’ di partite ma si è visto che ci sono alcune squadre che potrebbero essere in serie A. In A2 mi ha colpito il gruppo della Tezenis e la società che mi ha accolto a braccia aperte».

Perchè Verona?

«Per l’amore e l’entusiasmo che la famiglia Pedrollo ha per il basket. Quando vedi la gente che ama il basket, perché non divertirsi assieme? Ho avuto la pazienza di aspettare e di fare la scelta giusta».

Ci parla del vino che produce in California?

«Il Friuli mi ha aperto gli occhi sul vino. Tante aziende, anche piccole, che sono speciali. Grazie al Friuli abbiamo deciso di cercare di avere una cantina di vino e di trovare un ponte tra il vino californiano e quello europeo».

È emozionato all’idea di tornare a giocare al palasport Carnera?

«Difficile spiegarlo. Forse la mia famiglia e i miei amici che mi hanno seguito dall’inizio possono capire perché tornare dopo 19 anni dove abbiamo riso e pianto insieme sarà speciale. Ci sarà emozione ma bisognerà metterla da parte».

Gsa-Tezenis che partita sarà?

«Udine ha un pubblico incredibile. Ci sarà un bell’ambiente e sono sicuro sarà una bella partita».

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