Il re del freestyle si ritira: ora Matiz farà il maestro

Lo sciatore di Timau ha chiuso con un 25º posto in una gara in Coppa del Mondo. «Ho partecipato alle Olimpiadi coronando il mio sogno, ora insegnerò ai giovani»

PALUZZA. Con un onorevole 25° posto ottenuto nella gara Dual Moguls (le sfide sulle gobbe) di freestyle disputata lunedì ai Mondiali di Kreischberg in Austria, è calato il sipario sulla carriera agonistica di Giacomo Matiz, il più forte italiano sulle gobbe.

«Tutto sommato – commenta il 29enne campione di Timau di Paluzza - è un buon risultato, colto in una giornata emozionante per me che sono stato seguito da tutta la famiglia e dagli amici che sono arrivati in massa a Kreisberg per sostenermi nelle ultime discese e che è, doveroso riconoscere, mi hanno anche permesso di partecipare ai mondiali, considerata la decisione della federazione di non investire più in questa specialità». Tredici anni di attività di freestyler, una decina di anni di partecipazioni in Coppa del Mondo, a sei mondiali (uno di questi juniores), alle Olimpiadi di Sochi 2014, hai anche partecipato a 27 gare di Coppa Europa che hanno fruttato tre vittorie e quattro podi. Questo è Matiz.

Si sente appagato dai risultati ottenuti?

«Complessivamente, sono soddisfatto di quello che sono riuscito a fare. Ho coronatyo il mio sogno: partecipare alle Olimpiadi invernali e il 21° posto di Sochi è anche un piazzamento di tutto rispetto, anche se volevo fare meglio».

Le gobbe del freestyle è disciplina spettacolare che impegna parecchio e riserva emozioni forti: qual è stata la sua giornata più bella?

«La vittoria della prima gara di Coppa Europa a Skofia Loka nel 2009 e la gara olimpica di Sochi».

Riavvolgendo il film della sua attività agonistica ricompaiono gioie e dolori. C’è spazio per il rammarico? «Il più grande è quello di non essere riuscito a qualificarmi per le Olimpiadi di Torino 2006 e le successive di Vancouver, ma tanto amaro in bocca mi ha lasciato anche la notizia della chiusura della squadra nazionale delle gobbe, disciplina che sono certo è ancora in grado di assicurare soddisfazioni allo sci italiano».

Con suo padre Sergio e l’Aldo Moro ha aperto un centro per i giovani?

«Sì, sia in Carnia che a Piancavallo e a Tarvisio sono diversi i giovani di talento che dovrebbero avere per obiettivo la Nazionale. E su questa strada continueremo ad impegnarci. Per sabato e domenica, infatti, abbiamo programmato una manifestazione promozionale sullo Zoncolan».

In attesa che la specialità delle gobbe ritrovi, in seno alla Fisi, pari dignità con le altre della disciplina, Giacomo Matiz continua ad operare come allenatore della nazionale svizzera di Coppa Europa, incarico assunto ad inizio di stagione, ma come si è visto, continua riservare un occhio di riguardo ai giovani friulani.

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