Il Pordenone perde in casa: niente secondo posto

PORDENONE. Che la FeralpiSalò fosse una Big del campionato, a dispetto della classifica, lo si sapeva. Che avesse intenzioni bellicose lo si era capito dal momento del suo arrivo i provincia addirittura due giorni prima del match del Bottecchia. Quello che non ci si aspettava, però, era un simile crollo del Pordenone, molle a centrocampo senza il suo "faro" Burrai, squalificato, e stranamente distratto in difesa, tanto da subire un terribile uno-due nel giro di 6 minuti nella ripresa e cedere di schianto.
Un blackout inaspettato, che fa tornare i neroverdi terzi a un punto dal Parma. Il secondo posto, però, non è ancora irrimediabilmente perso, proprio grazie alla non vittoria degli emiliani in quel di Teramo. Sarà decisiva l'ultima giornata, con Sambenedettese-Pordenone e Parma-Reggiana.
Prima del fischio d'inizio commozione, e uno striscione esposto, al minuto di silenzio in memoria di Achille Favret, il bimbo coraggio vinto da un tumore, figlio del calciatore Stefano.
La cronaca. Il Pordenone comincia al piccolo trotto, la Feralpi sembra più pimpante, anche se l'organizzazione difensiva dei neroverdi tiene a distanza le bocche di fuoco bresciane, Guerra, Ferretti e Gerardi.
Al 4' prima azione pericolosa del Pordenone: scambio Misuraca-Berrettoni sulla trequarti, assist in profondità di quest'ultimo per la testa di Arma, anticipato di un soffio da Gambaretti.
All'11' la risposta della Feralpi, con Ferretti che approfitta di una palla persa da Buratto e dalla distanza impegna Tomei.
Al 22' tiro improvviso di Tassi dai 25 metri che rimbalza davanti a Tomei, il portiere neroverde si salva in corner.
Al 38' Cattaneo recupera un gran pallone sulla tre quarti offensiva, avanza di un paio di metri e lascia partire uno splendido sinistro su cui Caglioni deve superarsi per deviare in angolo.
I ramarri vivono un po' sulle iniziative dei singoli perché si sente la mancanza dell'abile regia di Burrai. Suciu, vertice basso del rombo al posto del sardo, bada più che altro a difendere e spesso Berrettoni deve arretrare sino a centrocampo per dare il via all'azione d'attacco.
Al 43' punizione di Berrettoni sulla traversa, palla ancora al numero 10' con con un potente rasoterra impegna Caglioni in due tempi.
Al 45' Berrettoni con il contagiri mette Misuraca davanti al portiere avversario, botta a colpo sicuro e miracolo di Caglioni, arriva Buratto e salva Ranellucci, palla a Cattaneo che tira un siluro da fuori area, ancora Caglioni si supera deviando oltre la traversa.
Dopo un finale di tempo così scoppiettante, ci si aspetta il botto nella ripresa, che comincia, invece, con una doccia fredda per il Pordenone. Dopo appena 35 secondi di gioco Ferretti al limite dell'area stoppa bene un pallone, si gira eludendo l'intervento della difesa locale e con un preciso rasoterra Fa secco Tomei, che tocca la palla ma non le impedisce di infilarsi all'angolino.
L'indiavolato Ferretti sorprende ancora la retroguardia locale al 4', con una discesa sulla sinistra e una botta che supera Tomei e si stampa sulla traversa.
Sul l'angolo susseguente Guerra batte dalla bandierina e Codromaz in mezzo alle belle statuine neroverdi trova in tuffo di testa la rete del raddoppio.
All'8' la risposta di Berrettoni, che si fa largo nell'area ospite e con una bella girata impegna ancora l'ottimo Caglioni. Due minuti dopo esce di un soffio un diagonale di Arma.
Al 18' ancora un rischio per i neroverdi: Ferretti in contropiede serve un gran pallone per Gerardi, che in acrobazia per un soffio non trova la porta.
Il Pordenone non molla, ci prova con Stefani dalla distanza, con Cattaneo e con Arma, poi con Misuraca. Colleziona angoli, ma crea pochi, veri pericoli alla porta di Caglioni.
Al 43' Semenzato scheggia la traversa con un diagonale da posizione quasi impossibile.
Proprio al 90' i ramarri dimezzano le distanze: Zappa fugge sulla sinistra e premia l'inserimento di Padovan, che anticipa tutti e con un bel sinistro di prima intenzione trafigge Caglioni.
Nel recupero i tifosi neroverdi sperano, Tedino toglie Marchi dalla difesa per inserire la punta Pietribiasi. Ma ormai non c'è più tempo.
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