Il Pordenone per ritrovarsi ha bisogno di riavere Pinato
Cinque gol e due assist per il centrocampista: senza di lui i neroverdi stentano. Per Trento è ancora in dubbio, Di Carlo farà di tutto per schierarlo contro Tedino

Venti partite disputate, cinque gol e due assist. Le statistiche non dicono tutto, ma molto: se c’è un elemento che servirebbe a Domenico Di Carlo, questo è l’autore di tali numeri. Il Pordenone e al suo mister hanno bisogno di Marco Pinato, centrocampista il cui impiego sabato a Trento è ancora in dubbio.
L’ex Sassuolo, anche ieri, si è allenato a parte per i problemi fisici che l’hanno tenuto fuori ultimamente. Da metà dicembre, dall’incontro con l’Albinoleffe in poi, ha disputato solo quattro gare su nove.
È stato fermo anche per due turni di squalifica, certo, fatto sta che quando ha giocato i ramarri hanno vinto due dei tre match portati a casa in questo lasso di tempo.
Va da sé che riaverlo al Briamasco di Trento è fondamentale, nonostante Bruno Tedino sappia come arginarlo visto che l’ha allenato la scorsa stagione proprio a Pordenone.
Non solo, con l’attuale mister del Trento Pinato aveva messo a segno la sua prima e unica realizzata in serie B con i neroverdi, quella al cospetto dell’Alessandria il 30 novembre 2021. Un guizzo che era valso uno dei pochi successi ottenuti nell’ultima annata tra i cadetti.
Memore anche di alcune prestazioni disputate in quel periodo, il direttore dell’area tecnica Matteo Lovisa si è deciso la scorsa estate a ingaggiarlo nuovamente.
Pinato è passato in Friuli l’ultimo giorno di trattative, scendendo per la prima volta in serie C. Dove ha fatto vedere di essere un centrocampista che sposta gli equilibri: da mezzala nel 4-3-1-2 di Di Carlo è stato in grado di segnare il gol-vittoria col Sangiuliano, di aprire le marcature nel successo con l’Arzignano, di mettere in porta la rete del momentaneo 1-1 col Mantova (gara poi persa per 2-1) nonché di timbrare nei match con Lecco (vinto per 5-0) e Pro Sesto (pareggiato per 2-2). Marcature importanti, unite a buone prestazioni.
Perché la sua fisicità e il suo cambio di passo spesso facevano la differenza in mezzo al campo, dove il Pordenone ha sempre cercato di fare la differenza per vincere le gare. Tuttavia da dicembre in poi il calciatore si è visto complessivamente poco, e quando ha giocato ha dato un mano.
La squadra, con lui, ha vinto contro Triestina e Sangiuliano, inoltre nel gol dell’1-1 firmato da Palombi col Renate c’è stato il suo zampino.
Di Carlo farà di tutto per recuperarlo e lui cercherà di esserci. Perché c’è la grande consapevolezza che Trento rappresenta uno snodo cruciale del campionato del Pordenone. O si vince o, altrimenti, eventuali ribaltoni vanno presi seriamente in considerazione. Un gol di Pinato può rappresentare la panacea a molti mali.
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