Il memorial Cernich fa scuola, non solo di basket

Nel ventennale della morte del professore, palestra di tifo al Benedetti nell’edizione vinta dal Ceconi
Di Valerio Morelli

UDINE. Chi, come il promoter Marino Firmani, il professor Ezio Cernich l’ha sperimentato, sabato al Benedetti se lo ricordava far fare muscoli e fiato ai tanti cestisti allevati su e giù per i gradoni del palaConi in via Marangoni. In quella stessa gradinata tinta di giallo - rosso dalla torcida del Ceconi, nuovo detentore del trofeo studentesco di pallacanestro per scuole superiori di Udine in memoria di un gran educatore e tecnico, antesignano dell’atletica applicata al basket. A 20 anni dalla scomparsa di Cernich, come ricorda il professor Maurizio Ivancich coach del Marinelli istituto capofila del progetto giunto alla 5ª edizione, le finali del memorial, presenti la vedova Sandra e i figli Adriana e Massimo, sono state al solito uno spettacolo, di pubblico prima ancora che tecnico, da fare invidia allo storico Burei interscolastico. Il Cernich, come l’educatore a cui è intitolato, fa scuola e non solo di basket. E’ un ponte ideale tra sport e cultura, come piace dire al professor Flavio Pressacco memoria storica di Apu ieri, motore del Cernich fin dal primo atto, e che in un Panathlon ha già lanciato il basket di casa nostra, per rinverdirsi, verso l’appuntamento con Venezia capitale europea della cultura 2019. Il Cernich è anche sana palestra di tifo, preparato nell’arco dell’anno scolastico, che, pur in un Benedetti al limite della capienza (550 spettatori) tra gradinata Ceconi e tamburegginate tribuna Malignani contrapposte in finale, riporta al clima del tempio del basket udinese che fu il Marangoni. Atmosfera rivissuta dal sindaco Honsell e dall’assessore comunale allo sport Franzil che, in chiusura il Carnera, stanno per restituire il Benedetti alla pallalcesto di Sporting e Apu. Il Cernich premia anche il cestista - studente più meritevole: nel 2012 Andrea Vischi, 5ª liceo scientifico al Copernico e futuro ingegnere all’università di Udine, che dall’1 al 5 agosto volerà al camp di Syracuse e a New York con la borsa di studio Assicom. «Spero di farne tesoro», dice la «guardia difensiva» dell’Ubc in C Fvg e della Ppu U19 d’élite: «Ma ho cominciato a 5 anni nel minibasket Cbu con Marchettini e poi Dose, passando 4 anni fa all’Ubc nel giro del Pool».

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