Il Brescia bussa, l’Udinese dice no: il gioiello di cristallo Barak non si tocca

UDINE. Il gioiello di cristallo – al secolo Antonin Barak – non si tocca. Il Brescia si è fatto avanti negli ultimi giorni per avere in prestito il centrocampista ceco ma l’Udinese non si è messa nemmeno a discutere.
Un po’ perché non sembra proprio il caso di andare a rinforzare quella che in partenza è una diretta concorrente per la salvezza, un po’ perchè Gino Pozzo e Pierpaolo Marino voglio evitare altri casi come quello di Piotr Zielinski.
Ricordate? Il polacco fu mandato in prestito all’Empoli, sotto la guida di Maurizio Sarri si ritagliò uno spazio da protagonista, diventò un giocatore richiesto e per Udine non è più passato.
Barak, quindi, l’Udinese intende tenerselo e aspettarlo. Sì, perché un po’ di pazienza con lui bisognerà averla. Antonin, infatti, è reduce da una stagione nella quale è rimasto fermo da novembre a maggio a causa dell’ormai celebre protusione discale. Inevitabile che con l’inizio della preparazione mister Tudor e lo staff medico ci andassero con i piedi di piombo con il ceco.
Barak, infatti, ha svolto la prima parte della preparazione con il freno a mano un po’ tirato proprio per evitare ricadute o inconvenienti.
Anche grazie a questa scelta il giocatore non ha avuto alcun inconveniente, sta bene ma è in ritardo rispetto al resto dei titolari e infatti nella prima gara ufficiale Tudor gli ha regalato non più di sei minuti. In casa Udinese la convinzione è che entro due-tre settimane il ceco dovrebbe mettersi al passo con i compagni ed essere utile alla causa.
Non sarà, dunque lui, il centrocampista che l’Udinese venderà da qui al 2 settembre, giorno di chiusura di questo lungo ed estenuante mercato. Se Pozzo cederà una mezzala questa, come riferiamo nel pezzo qui sotto, sarà Seko Fofana.
Barak no, lui nel pacchetto centrale a tre costruito da Tudor pian piano si ritaglierà il suo spazio. E non trovano conferme le voci girate negli ultimi giorni che riferivano come fosse stato lo stesso Barak a chiedere la cessione per avere la possibilità di giocare.
Quando raggiungerà la migliore condizione, infatti, Antonin non dovrà temere la concorrenza di nessuno in bianconero. Jajalo e Mandragora hanno dimostrato di essere tutt’altro che incompatibili, ma dalla soluzione del doppio play Barak potrebbe trarre dei vantaggi agendo da mezzala più avanzata sul centrodestra sulla stessa linea di De Paul.
Domenica 25, nella prima in campionato, partirà dalla panchina. Guarda caso l’avversario sarà il Milan: proprio durante il riscaldamento della gara contro i rossoneri dello scorso novembre nella quale mister Velazquez lo aveva inserito nell’undici titolare, Antonin si bloccò alla schiena: sembrava un infortunio da niente, fu l’inizio di un calvario.
L’Udinese lo ha curato e aspettato e adesso vuole essere ripagata. Prima del Brescia lo aveva chiesto anche il Parma e la risposta era stata la stessa: non se ne parla. Il gioiello di cristallo deve tornare a luccicare a Udine. —
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