I tifosi: «Serve il tecnico per aprire un ciclo»

Udinese, i supporters pensano già al futuro dopo il traguardo: «Giocatori giovani e italiani»

UDINE. Mai viaggio fu tanto bello, spensierato e divertente negli ultimi anni per i tifosi dell'Udinese come quello del rientro da Bergamo di domenica sera.

I venti pullman bianconeri – ebbri di soddisfazione per il timbro salvezza su un altro anno di serie A – hanno fatto rientro tutti entro le 22.30 (gli ultimi ad arrivare sono stati quelli che hanno fatto sosta ai caselli intermedi).

«È stato bellissimo viaggiare tutti assieme così – è il commento di Junio Valerio –, ci siamo divertiti tantissmo. Credo che la curva Nord quest’anno abbia davvero fatto la differenza e abbia avuto un ruolo importante anche in questa salvezza. Penso che l’Udinese debba ripartire proprio da questi suoi tifosi, la parte migliore di questa stagione».

E su cosa puntare per evitare tanta sofferenza nei prossimi anni è motivo di discussione tra i sostenitori. C’è chi come Francesco Borrelli chiede «una vera e propria rivoluzione» per far tornare l'Udinese ai fasti di un tempo, mentre Gianluca Mondi vorrebbe «puntare realmente su un ciclo, e magari sulla coppa Italia, e su giocatori da fare rimanere».

«Bisogna scegliere un allenatore per un ciclo di 3 o 4 anni – è il pensiero di Paolo Rinaldi –, con un’idea di gioco propositivo, che ricrei entusiasmo tra gli spettatori. Inoltre, servono due nuovi acquisti per reparto di medio livello e di prospettiva», mentre Manuele Vidi pensa a «un’ossatura che parli la stessa lingua, perché una società con un settore giovanile come quello bianconero non può non avere un italiano in squadra».

E sull’italianità punta anche Enrico Passaro: «Servono un nuovo allenatore, giovane e ambizioso, investimenti sui giovani e una prima squadra con 5-6 italiani. E convincere Di Natale a rimanere ancora un anno».

«Bisogna puntare sui giovani, è tassativo per una società come l'Udinese», scrive su Facebook Cristian Ponton, e Diego Virgilio vorrebbe «Una squadra formata con i nostri giovani italiani».

«Direi che servirebbe qualche acquisto italiano in più in tutti i reparti – argomenta Nicola Brocchetto –, la scorsa estate si parlava della possibilità di acquistare Baselli e Zappacosta, ma la società avrebbe rifiutato perché eravamo già coperti con Edenilson, a posteriori direi un grosso errore. O no?».

Ed è questo il punto un po’ per tutti: meno giocatori stranieri. «Bisogna inserire giovani italiani già pronti», dice Anthony De Lorenzi, cui fanno eco Rizzardo Piani («Serve un’ossatura nostrana su cui far girare giovani promesse») e Denis Birarda: «Abbiamo bisogno di più italiani, ragazzi giovani con voglia di divertirsi giocando e soprattutto un’attenzione maggiore da parte della società».

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