I campioni dell’atletica salgono in cattedra al liceo sportivo di Gemona

la lezione GEMONAA lezione con i campioni del Sudafrica. Il primo anno del liceo sportivo all'Isis Magrini-Marchetti di Gemona inizia nel modo migliore per i ventotto studenti che formano la prima...

la lezione

GEMONA

A lezione con i campioni del Sudafrica. Il primo anno del liceo sportivo all'Isis Magrini-Marchetti di Gemona inizia nel modo migliore per i ventotto studenti che formano la prima classe del nuovo indirizzo, e che ieri hanno potuto seguire una lezione direttamente dagli atleti sudafricani che ogni anno si allenano a Gemona nell'ambito del progetto Sportland e che sono reduci dalla gara internazionale Continental Cup ad Ostrava. Sui banchi di scuola, dunque, l'oro Ruswahl Samaai nel salto in lungo, il bronzo Akani Simbine nei cento metri e il quarto posto per soli tre millesimi di secondo Antonio Alkana nei centodieci metri a ostacoli. Per gli studenti si è trattato di un ottimo modo per iniziare l'anno e le domande non sono mancate: «Il primo sacrificio è lasciare la propria città per andare a studiare lontano da casa, allenarsi quando gli amici vanno a divertirsi ed essere lontano dagli affetti e dalla famiglia per sei mesi all'anno», ha detto Cornel Fredericks, ostacolista nei quattrocento metri che rispondeva a uno studente che gli chiedeva che tipo di sacrifici comporti diventare un atleta che partecipa alle gare internazionali. Un altro studente voleva sapere come si fa a trasformare una passione in un lavoro: «Quando la passione diventa così forte che non ne puoi più fare a meno, allora quello diventa il tuo obiettivo per la vita», ha risposto Akani Simbine che di strada ne ha fatta quando a soli diciannove anni è arrivato per la prima volta a Gemona sfidando in seguito più e più volte i mostri sacri dell’atletica come Bolt e Gatlin. E così, scoprendo che gli atleti sudafricani a Gemona sono ormai di casa da tempo e che la loro cultura non è poi così lontana da quella friulana (anche loro mangiano polenta ma si chiama “Pap”, come emerso nel corso dell’incontro), i ragazzi del liceo sportivo hanno ricevuto degli stimoli importanti per iniziare questo primo anno scolastico:

«Verso i vent’anni – hanno spiegato gli atleti ripercorrendo la loro storia -, come tutti i ragazzi anche noi sognavamo di essere dei campioni negli sport nazionali quali rugby e calcio, ma poi a scuola abbiamo avuto la possibilità di provare altre discipline sportive, scoprendo così di avere del talento per le specialità che oggi sono diventate il nostro lavoro».

Gli atleti sudafricani hanno invitato gli studenti a cimentarsi in più sport per comprendere meglio le proprie qualità, e poi la lezione è proseguita in palestra con una serie di esercizi fisici. L’incontro di ieri si ripeterà anche il prossimo anno, ma in quell'occasione gli studenti del Magrini-Marchetti saranno attesi direttamente nella vicina pista di atletica del polisportivo. —



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