Hooligans scatenati Un inglese in fin di vita
INVIATO A MARSIGLIA. La paura, si diceva, non ha un volto. Per questo è ancora più difficile da combattere. E invece la Francia blindata per l’incubo terrorismo, scopre che la violenza ha un nome, ha una storia, ha dei confini: sono gli hooligans del nuovo millennio, inglesi e russi, capaci in poche ore di mettere a ferro e fuoco Marsiglia. Il bilancio in tarda serata era molto grave: 31 persone ferite seriamente, più un tifoso inglese «che lotta tra la vita e la morte» , per usare le parole di Laurent Nunez, prefetto di Marsiglia.
L’uomo, finito a terra durante i violenti scontri, sarebbe stato ripetutamente colpito alla testa da un tifoso russo. Il personale medico è intervenuto dopo qualche minuto e ha praticato un massaggio cardiaco per rianimare l'uomo che aveva riportato ferite profonde alla testa.
Ci sono anche 6 arresti che si aggiungono ai 7 di venerdì. Pure a Lione ci sono stati degli arresti: si tratta di 4 giovani francesi che, secondo testimoni, avrebbero aggredito degli inglesi in un bar.
Gli scontri. Il teatro di guerra è stato ancora il Porto Vecchio di Marsiglia dove già venerdì si erano fronteggiati hooligan inglesi e russi: un’ondata di violenza impossibile da frenare perché la città nel giro di 48 ore è stata letteralmente invasa da inglesi e russi, si parla addirittura di 100mila tifosi.
I primi parapiglia sono iniziati nel pomeriggio tra tifosi ubriachi: lancio di bottiglie e di sedie, pugni, scontri corpo a corpo e di gruppo, e da quel momento Marsiglia si è trasformata in un campo di battaglia. Guerriglia allo stato puro.
Lo scontro più duro ha visto coinvolti 500 tifosi, 300 da una parte e 200 dall'altra, in una strada perpendicolare al vecchio Porto.
Le strane allenze. Ma per le forze dell’ordine gli scontri sono diventati impossibili da controllare quando d’improvviso le alleanze sono cambiate, incrociandosi in logiche perverse. Non solo russi contro inglesi, ma anche russi e inglesi uniti contro la polizia e contro i francesi. A quanto pare insieme a russi e inglesi si sarebbero uniti anche tifosi del Paris Saint Germain, storici nemici di quelli del Marsiglia.
Fuori dallo stadio. Una piccola tregua c’è stata intorno alle 18, quando è iniziata a diffondersi la notizia che un tifoso inglese era in fin di vita. Ma è stata una breve tregua, poco dopo sono ripartiti gli scontri fuori dallo stadio, prima della partita.
La polizia è dovuta nuovamente intervenire con cannoni d’acqua e gas urticanti, per disperdere un gruppo di violenti di circa 200 persone che dal Porto Vecchio stava raggiungendo il Velodrome. Intorno allo stadio, nuovi scontri con la polizia.
La condanna dell’Uefa. In serata la Uefa ha condannato «con fermezza» gli atti di violenza compiuti a Marsiglia . «La Uefa condanna fermamente gli incidenti di Marsiglia - ha detto un portavoce - Persone coinvolte in tali atti di violenza non hanno niente a che fare col calcio».
Partite a rischio. Purtroppo non finisce qua. Perché adesso la Francia si ritrova davanti lo spettro di quattro partite considerate ad altissimo rischio dal Ministero degli Interni: oggi si giocherà Turchia-Croazia a Parigi, poi di nuovo gli inglesi contro i “cugini” gallesi, quindi la Germania contro la Polonia e ancora la Polonia contro l’Ucraina.
Il problema è che la Francia si era preparata con un dispositivo antiterrorismo che è ben diverso da quello che si usa abitualmente per difendersi dagli hooligans. Gli uomini per la sicurezza sono quelli, e sono già tanti. Cambiare il dispositivo in corsa è pericoloso e potrebbe aprire il fianco a situazioni ben peggiori.
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