Gsa, Pedone già a muso duro: «Poveri di gioco e di spirito»

Il gm Micalich rincara la dose: «Se la squadra è questa abbiamo sbagliato a farla». Lieve malore per coach Lardo a fine match. Il vice Braidotti: «I lunghi ci hanno punito»
Cividale 2 Ottobre 2016. Basket A2. Gsa-Ravenna. © Foto Petrussi / Petrussi Diego
Cividale 2 Ottobre 2016. Basket A2. Gsa-Ravenna. © Foto Petrussi / Petrussi Diego

MANTOVA. «Così proprio non va». È questo il primo commento a caldo del presidente Alessandro Pedone dopo la sconfitta subita dall’Apu al PalaBam.

«Così disonoriamo la fiducia che quasi 2000 friulani ci hanno dato abbonandosi. Non mi è piaciuto per nulla l'atteggiamento della squadra, il linguaggio del corpo e i buchi difensivi. E poi Diop deve giocare. È un nostro giocatore, è giovane ed è forte.

Quando è in campo fa la differenza e non capisco perché venga dosato in questo modo. Benevelli per qualche minuto, all’inizio, ha fatto vedere il motivo per cui è stato acquistato la scorsa estate, poi invece ha avuto ancora un black-out dal quale non è riuscito assolutamente a destarsi.

Raspino, forse, mi preoccupa ancora di più». L’Apu quindi torna da Mantova con l’amaro in bocca e con tanto lavoro ancora da fare. «Oggi voglio incontrare Lardo - continua il numero uno della Gsa - perché non ho alcuna intenzione di stare a guardare mentre la squadra implode, povera di gioco e di spirito.

Mi scuso personalmente con tutti i nostri tifosi per il magro spettacolo offerto. Domenica prossima bisogna vincere e convincere, senza se e senza ma».

Anche il gm Davide Micalich, amareggiato per il risultato, interviene al termine della gara: «Una partita difficile da commentare. Non può essere questa la nostra squadra, perché se è questa, vuol dire che abbiamo sbagliato tutto fin dall’inizio e io non ci voglio credere.

Oggi, da parte nostra, non c’è stato né spirito né cuore, e tuttavia siamo arrivati vicini dal vincere la partita. Alla fine, però, è stato giusto così perché Mantova ha avuto più grinta e determinazione, mentre noi ci siamo affidati troppo alle iniziative individuali. Sono molto deluso e, in questo momento, credo di rappresentare il pensiero di tutti».

In sostituzione a coach Lino Lardo, che non ha raggiunto la sala stampa per un piccolo malore accusato dopo l’ultima sirena dell’incontro, è stato il vice Cristian Braidotti a commentare la gara dei bianconeri: «Abbiamo affrontato la partita che ci aspettavamo contro una squadra ricca di entusiasmo e brava nel gioco in velocità.

Purtroppo abbiamo concesso troppi canestri facili, soprattutto nell’uno contro uno con gli esterni e questo ci ha penalizzati. I loro lunghi, poi, ci hanno punito anche da fuori: Candussi in primis che è stato autore di uno dei canestri che hanno determinato il risultato finale».

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