Fabbro, il talento prenota una tappa del Giro under 23
Il codroipese guida un agguerrito Team Friuli «Classifica? Vediamo, ma giovedì sul Gran Sasso...»

26/05/17 - nella foto: Matteo Fabbro © Riccardo Scanferla - Photors.it
UDINE. Il predestinato si chiama Matteo Fabbro, ha 22 anni, è di Codroipo. È vero, dietro si porta una sfiga pazzesca perché in gennaio vicino a casa è stato investito da un’auto e in aprile, quando volava con la Nazionale in Colombia, s’è frantumato una clavicola, ma in bicicletta va forte. Da oggi a giovedì guida il Team Friuli al ritrovato Giro d’Italia under 23, la storica corsa fortemente ri-voluta dal ct Davide Cassani per rilanciare il ciclismo italiano alla disperata ricerca di talenti.
Matteo, ambizioni?
«La caduta in Colombia ha rallentato la mia preparazione. Una settimana di stop e poi via sui rulli per non perdere tempo. Da due settimane mi alleno forte: spero sia sufficiente per fare un grande Giro».
Obiettivo?
«Martedì dopo la crono capirò quale è il mio destino. Giovedì il Giro si conclude a Campo Imperatore, il Gran Sasso è una salita dura là voglio fare bene».
Il ct Cassani dice che sei un talento sui cui investire, dacci un paio di tue coordinate...
«Altezza 1.66, 52 kg di peso, sono uno scalatore, a cronometro mi difendo».
Hobby?
«Mattina in bici, poi mi rilasso al pc o vado a pesca vicino a Codroipo, è la mia passione».
Fidanzata?
«No...sennò il mio capo Roberto Bressan s’arrabbia».
Dopo il Giro?
«Farò il Giro della Valle d’Aosta e, se sarò convocato, il Tour de l’Avenir».
Hai il fisico “alla Quintana”: è lui il tuo preferito?
«No, Nibali: italiano, classe e tanta fantasia in corsa. Comunque il mio preferito è Alessandro De Marchi, mi alleno spesso con lui e poi ha fatto la storia del mio team».
Lo stacchi in salita?
«Non rispondo, sennò si arrabbia».
Ti corteggiano i pro: preferiresti un top team come la Sky o una piccola come la Bardiani?
«Al mio futuro ci pensa Bressan».
Bressan è l’ex pro di Pozzuolo a capo di una squadra che porterà al Giro con Fabbro altri 5 corridori. Budget? «Circa 250 mila euro - spiega il ds Renzo Boscolo, nella vita di tutti i giornoi capo ufficio acquisti dei cantieri di Monfalcone - un decimo di un top-team come la Colpak». Eppure, correndo gare internazionali in giro per l’Europa (è da anni la filosofia vincente della squadra), hanno guadagnato i punti per il Giro.
«Senza la caduta in Colombia - spiega Boscolo - Matteo avrebbe lottato per la maglia rosa, ha numeri da campione: non sappiamo ancora se nelle corse di un giorno o nei grandi giri». Forse da oggi a giovedì ce lo dirà il Giro d’Italia. S’inizia con la Imola-Imola di 132 km, roba per velocisti.
@simeoli1972. ©RIPRODUZIONE RISERVATA
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