Due colpi di Destro e Napoli ko a Bologna

Al rossoblù la sfida fra bomber con Higuain, svegliatosi tardi
Napoli's goalkeeper Pepe Reina (R) reacts after Bologna's Luca Rossettini (not seen) scored the goal during the Italian Serie A soccer match Bologna FC vs SSC Napoli at Renato Dall'Ara stadium in Bologna, Italy, 06 December 2015. ANSA/GIORGIO BENVENUTI
Napoli's goalkeeper Pepe Reina (R) reacts after Bologna's Luca Rossettini (not seen) scored the goal during the Italian Serie A soccer match Bologna FC vs SSC Napoli at Renato Dall'Ara stadium in Bologna, Italy, 06 December 2015. ANSA/GIORGIO BENVENUTI

BOLOGNA. E dire che Maurizio Sarri aveva provato, con tutta la pretattica del caso, a mettere in guardia i suoi da questa prima trasferta dalla vetta solitaria della serie A. Sarà stato l’appagamento, la settimana di complimenti, o l’umidità dello stadio Dall’Ara con la nebbia a incombere sul campo per 90 minuti, ma il Napoli è crollato davanti a un Bologna che da Mirante a Destro ha giocato la miglior partita della stagione.

Almeno fino all’87’, quando l’appagamento ha rischiato di compromettere, dall’altro lato, il capolavoro di Donadoni: 3-2 e primo posto riconsegnato all’Inter.

Se dallo scontro tra punte tutto argentino del San Paolo tra Icardi e Higuain ne era uscito trionfatore il secondo, in Emilia la competizione con il capocannoniere accende Mattia Destro, che con un gol per tempo stordisce e poi stende il Napoli.

Higuain si sveglia tardi. All’87’, quando con un bell’esterno in area realizza mestamente il 13esimo centro stagionale. E due minuti più tardi, con il gol numero 14. Utile più per il morale, che per una partita ormai finita.

In mezzo, c’è spazio per il colpo di testa di Rossettini, che nel primo tempo aveva dato stabilità a un vantaggio diventato via via sempre più meritato con il passare dei minuti.

L’inizio aveva dato l’impressione di un copione diverso. O meglio, dello stesso copione delle ultime partite. Tra passaggi filtranti, sovrapposizioni, attaccanti esterni liberi di mostrare l’abilità di Mirante. Bravo su Callejon (ma lo spagnolo poteva far meglio, solo com’era in area) e su Insigne di testa.

Ma dal primo momento di pressione costante del Napoli nasce il primo gol di Destro. Lancio lungo di Diawara, Destro (che parte forse con un piede in fuorigioco) si infila tra i due centrali (non perfetti) e batte Reina.

Il Napoli prova a riprendere in mano il gioco. Ma il centrocampo non dà mai l’impressione di avere il pieno controllo delle operazioni. I rossoblù pressano. E quando al 20’ il Bologna riparte e guadagna un angolo su un’altra indecisione del Napoli, Rossettini solo in area fa di testa il 2 a 0.

Questa volta la capolista fa più fatica a riprendersi. Si deve arrivare alla mezz’ora per le prime occasioni: colpo di testa di Hamsik a liberare Insigne che, solissimo, non angola. Bravo comunque Mirante a bloccare.

Al 35’ Callejon ancora in area tira, Oikonomou tocca, Mirante è bravissimo a deviare sul palo.

Dopo l’intervallo sembra un Napoli in grado di poter riaprire la partita. Prima una bella incursione di Hamsik, palla a Higuain che da dentro l’area sparacchia alto. Poi è Allan a sfondare al centro, ma il suo tiro è fuori di poco.

Una reazione che dura un quarto d’ora. Condita, comunque, da errori di disimpegno e difficoltà a gestire il centro del campo.

Al terzo gol di Destro (Hamsik prova a recuperare ripiegando e finisce per lanciarlo, riassunto di una partita di volontà e disordine, Reina non chiude il suo palo ed è gol) il Napoli scompare.

Si ritrova solo quando è ormai troppo tardi. Due gol del Pipita servono soltanto per rendere un po’ meno dura da buttar giù la sconfitta.

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