Dopo la gara con Palermo Runjaic potrebbe varare una nuova Udinese
Il talento di Atta e Zaniolo dietro il totem Davis è una soluzione più che intrigante. Il mister apre dopo il Palermo: «Perchè no, i giocatori di qualità devono giocare»

“Caro Kosta Runjaic, sarebbe possibile vedere...?” Mancano tre mesi esatti a Natale, ma potrebbe cominciare proprio così la tradizionale letterina natalizia dei tifosi dell’Udinese che non vedono l’ora di gustarsi Arthur Atta e Nicolò Zaniolo duettare insieme sulla trequarti avversaria, in un 3-4-2-1 che a questo punto può diventare la logica e naturale scelta tattica per questa Udinese edizione ’25/’26.
Logica sì, perché quando il campo esprime la realtà, al bravo allenatore non resta che coglierne i segnali per passare poi al raccolto. I semi, quelli da innaffiare a più non posso a suon di minutaggio, li hanno invece già piantati Atta e Zaniolo, e per capirlo basta schiacciare il tasto rewind partendo da Milano.
È la sera del 31 agosto, al 40’ del primo tempo della sfida con l'Inter quando Davis lavora un bel pallone sul centro destra e lo serve a Atta che converge dal centro sinistra prima di piazzare nell'angolino il destro a giro da tre punti.
Martedì sera, in coppa Italia, e sempre al minuto 40’ del primo tempo, è Zanoli a portare palla entrando da destra in mezzo per servire Zaniolo che da destra si accentra per apparecchiarsi il mancino da infilare tra palo e portiere.
Eccole qui le due giocate d’autore da imparare a memoria, quelle di due talenti da piazzare sul piede invertito a ridosso dell’area di rigore, sfruttando il grande lavoro di un Davis preposto a girarsi con l’uomo addosso per favorire gli inserimenti di chi, invece, la porta la deve guardare e puntare, magari dopo un controllo orientato, proprio come Zaniolo e Atta.
Sono giocate replicabili anche in un 3-5-2, con Zaniolo seconda punta e con Lennon Miller a spingere arrivando da dietro da mezzala, come ha fatto in occasione del secondo gol al Palermo.
Il bello è che l’evoluzione tattica sarebbe in perfetta linea con le caratteristiche tecniche di tre giocatori che hanno in mano il futuro dell’Udinese, come suggerisce la carta d’identità d’ognuno.
Ecco perché ogni minuto in più trascorso in campo per loro può valere per l’Udinese molto più che per altri giocatori che a una certa età hanno già dimostrato tutto, o quasi.
È col 3-4-2-1, o un 3-5-2 in cui anche grazie agli interscambi e le sovrapposizioni dei braccetti e degli esterni che Runjaic potrebbe avere una maggiore densità offensiva, quella che potrebbe avvicinare il “Natale” bianconero.
A questo punto la palla passa a “Babbo Kosta”, che sembra aver già messo in pista le renne, aprendo alla possibilità come ha fatto capire dopo il Palermo: «Zaniolo, Miller e Atta tutti insieme? Perché no, i giocatori di qualità è sempre bello farli giocare. Potrebbe essere tra qualche mese, qualche settimana o qualche giorno, ma l’importare è avere la giusta struttura per supportare tutti. Zaniolo per esempio sta migliorando».
Buone notizie sono dunque in arrivo per tutti i tifosi dell’Udinese e del bel calcio, col tecnico tedesco che avrà modo di riscattarsi presto dall’incomprensibile 4-4-2 scelto col Milan, quando ha nascosto Atta portandolo largo a sinistra, inserendo Zaniolo e Miller a partita persa, dopo avere avuto poco o niente da Iker Bravo come seconda punta e Oier Zarraga in mediana, con lo spagnolo scoppiato dopo 30’.
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