Doping, Di Maria rischia due anni di stop

Pesante richiesta da parte della procura federale nei confronti dello junior trovato positivo al Nesp lo scorso luglio

CANEVA. Due anni di squalifica. È questa la richiesta formulata dalla procura antidoping nei confronti di Giovanni Di Maria, lo junior della Multicar Amarù Caneva trovato positivo al controllo effettuato lo scorso 13 luglio al termine del 73º trofeo Ottavio Bottecchia. La procura antidoping ha deferito il diciottenne siciliano alla prima sezione del tribunale nazionale antidoping, che si esprimerà in merito alla squalifica dell’atleta. A Di Maria, che si era classificato al nono posto nella classicissima organizzata dalla società ciclistica Ottavio Bottecchia di Pordenone sull’inedito tracciato Polcenigo-Mezzomonte con un severo arrivo in salita, è stata riscontrata la positività al Nesp - Darbepoetina rilevata nelle urine. La sostanza dopante è una forma sintetica dell’epo, la famigerata eritropoietina che stimola la produzione dei globuli rossi del sangue.

Il Nesp non è prodotto dal fisico umano bensì dalla casa farmaceutica Amgen di Los Angeles e non è un prodotto così facile da reperire per un ragazzo a meno che non si stabilisca la corretta filiera che ha consentito a un diciottenne in crisi di risultati di trovare una delle scorciatoie più pericolose. Il Nesp, infatti, può far salire l’ematocrito fino al 60% e migliorare la disponibilità di ossigeno fino al 20%, provocando rischi anche fatali per la salute dell’atleta. Era nell’aria una squalifica pesante per Di Maria il quale, qualora venissero confermati i due anni di stop, al termine del biennio da juniores potrebbe tranquillamente appendere la bicicletta al chiodo e dire addio al ciclismo agonistico. La positività del suo tesserato, peraltro facente parte della società affiliata in Sicilia, ha subito provocato la reazione sdegnata e decisa della dirigenza del Caneva. Lo storico sodalizio giallonero, più volte coinvolto in vicende di doping, ha minacciato il ricorso alle vie legali nel caso Di Maria venisse squalificato, riservandosi di richiedere un risarcimento economico per il danno subito all’immagine. Lo stesso direttore sportivo Gianluca Geremia, che pure aveva guidato il diciottenne siciliano più volte, fino a selezionarlo per il Trittico Veneto, la prestigiosa corsa nazionale a tappe abbinata alla memoria di Ottavio Bottecchia, ha immediatamente preso le distanze dal ragazzo.

Giacinto Bevilacqua

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